Lucio Rubbino si è dimesso da presidente dell’assemblea consiliare di Randazzo. Lo ha fatto dopo l’approvazione da parte del Consiglio del bilancio di previsione 2012, votato in extremis il 30 dicembre: «Troppo importante questa seduta consiliare per i randazzesi. – ci dice – Senza bilancio di previsione sarebbero saltati i servizi essenziali e non si sarebbero potuti neanche rinnovare i contratti dei precari». Rubbino ci conferma che a provocare le sue dimissioni è stata la votazione in Consiglio di una mozione di censura nei suoi confronti sottoscritta dai consiglieri che compongono la commissione di indagine del Prusst, compreso i 2 consiglieri della maggioranza: «La commissione si è insediata 9 mesi fa. – spiega Rubbino – Mi sono soltanto limitato a chiedere di accelerare la conclusione dei lavori al fine di non sottrarre tempo e risorse al Comune. Bene, non solo la commissione ha chiesto una ulteriore proroga, ma ha risposto con una mozione di censura. A questo punto le mie dimissioni erano inevitabili». Noi abbiamo raggiunto telefonicamente il presidente della commissione, Alfredo Pillera, che ci ha sottolineato di aver presentato la mozione su richiesta di tutti i suoi colleghi della commissione che sentirà per una dichiarazione unitaria. Solidarietà a Lucio Rubbino è arrivata dal sindaco Del Campo: «Il presidente – ha affermato – è sempre stato a disposizione dei consiglieri, dimostrando saggezza ed equilibrio, senza assumere mai atteggiamenti autoritari».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 05-01-2013