“Nonostante le difficoltà ed i minori finanziamenti, niente enormi aumenti di tasse ed Imu appena un punto in più”. E’ il messaggio che il sindaco di Bronte, Pino Firrarello ha rivolto ai suoi concittadini attraverso una lettera aperta. Nella missiva il primo cittadino spiega nel dettaglio come le difficoltà affrontate con trasparenza e rigore. “Bronte – scrive il sindaco – è certamente fra più i virtuosi del nostro Paese, come dimostrano le scelte di rigore e trasparenza che abbiano adottato in questi anni. Ma la costante riduzione dei trasferimenti dello Stato e della Regione ci ha obbligato a mettere in atto drastiche politiche di razionalizzazione della spesa. Rispetto al 2005, infatti, conti alla mano, Bronte ha ricevuto 2 milioni di euro in meno. Il calcolo è semplice, perché nel 2005 i trasferimenti dello Stato ammontavano a 5.099.773,53 euro, mentre oggi sono 3.937.194,58 e quelli della Regione erano 2 milioni e 943.374,10 euro, mentre oggi solo 2.001.551,07. Una riduzione radicale in grado di mettere in ginocchio i conti di qualsiasi ente pubblico come il nostro, costretto anche a fronteggiare gli aumenti dei costi dei servizi. Solo per la raccolta dei rifiuti, infatti, noi paghiamo circa 500 mila euro in più rispetto al 2005, ed anche il costo di alcuni servizi insopprimibili, come la depurazione delle acque reflue, sono aumentati. Nonostante ciò la crisi ci ha solo condizionato, ma non ci ha travolto.
Le politiche di rigore e di contenimento della spesa pubblica adottate, infatti, ci hanno permesso di impinguare di 350 mila euro i fondi della legge 328 sui servizi sociali, mantenere i servizi di utilità collettiva come la refezione scolastica o il trasporto pubblico urbano e anticipare lo stipendio dei 75 contrattisti che lavorano nel nostro Comune. Tutto senza enormi aumenti delle tasse. Anche l’Imu è stata aumentata solo di un punto percentuale rispetto all’aliquota ordinaria. Certo, un sacrificio per tutti, ma anche un risultato, pensando a quei Comuni che per equilibrare i propri bilanci hanno dovuto effettuare scelte che penalizzano le classi meno abbienti. Noi, invece, siamo anche riusciti ad agevolare chi è stato costretto ad emigrare per trovare lavoro, considerando la sua abitazione brontese come prima casa. Oltre a ciò 2800 famiglie non la pagheranno, in una cittadina come Bronte dove, per tutti gli immobili, la rendita catastale è fra le più basse della provincia di Catania. Per tutto questo, oggi, guardando il bilancio di previsione nel nostro Comune, che ogni anno ci impone di misurarci con la legge dei numeri, mi sento sereno, consapevole di aver fatto il possibile per venire incontro alla maggior parte delle esigenze dei miei concittadini. A vanto di questa Amministrazione, inoltre, è giusto che i cittadini sappiano che questo Comune non ha debiti e che anzi è proprietario di beni immobili, del valore di circa 15 milioni di euro, che possono essere venduti. Di conseguenza, e questo deve essere non solo motivo di orgoglio mio ma di tutta la Città, è uno dei pochi enti del meridione ad essere sano. Difendiamo gli interessi della nostra cittadina per costruire il futuro dei nostri giovani. Riscopriamo l’orgoglio di essere Brontesi”.
L’addetto stampa Gaetano Guidotto