Il turismo del versante nord dell’Etna individua un percorso “privilegiato” per raggiungere il lontano mercato russo, con tutti i benefici che questo può comportare. A creare le condizioni affinché gli operatori turistici etnei raggiungano la Russia è stato il senatore Pino Firrarello che, nelle vesti di primo cittadino di Bronte, ha convocato un vertice in Comune, invitando gli operatori del Distretto Taormina e la società che sta organizzando le escursioni guidate fra i boschi del versante settentrionale dell’Etna, per incontrare il prof. Antonio Fallico, di origini brontesi, ma presidente della Sussidiaria della Banca Intesa San Paolo in Russia, oltre ad essere un esperto conoscitore della società del maggiore Paese dell’ex Unione sovietica. Così all’incontro, oltre a Firrarello e a Fallico, hanno partecipato la dottoressa Giovanna Musumeci in rappresentanza del Distretto Taormina Etna e l’architetto Luigi Longhitano che ha redatto i percorsi turistici sull’Etna. La dottoressa Musumeci ha illustrato le caratteristiche del Distretto, nato per promuovere e per rilanciare l’offerta turistica della zona più caratteristica della Sicilia orientale, coinvolgendo le province di Catania e Messina, 58 Comuni, i Parchi dell’Etna e dei Nebrodi, le Università e 152 enti, tra società, banche e associazioni. La dottoressa Musumeci ha pure mostrato i dépliantes che pubblicizzano il territorio e le oltre 260 strutture ricettive convenzionate dagli alberghi agli agriturismo, dai bed and breakfast fino agli hotel di lusso. L’architetto Longhitano, invece, ha esposto il nuovo progetto per portare i turisti dalla città di Catania nei boschi dell’Etna. «I flussi turistici di cittadini russi verso l’Italia sono in crescita – ha affermato il sindaco Firrarello – la domanda turistica russa è sostenuta dall’aumento del potere di spesa dei cittadini russi interessati alle città d’arte. «A loro dobbiamo far conoscere la nostra storia, il nostro Castello Nelson, la nostra pinacoteca e un territorio dalle grandi potenzialità che punta a realizzare un campo da golf e una serie di strutture ricettive». «In Russia sono 89 – ha affermato il prof. Fallico – i tour operator che gestiscono il turismo russo in Italia. Al Distretto Taormina Etna altro non rimane che partecipare alla Bit che si terrà a Mosca a febbraio. Si potrebbe organizzare una conferenza economica con gli imprenditori russi». Insomma, grazie al prof. Fallico, si potrebbe organizzare un workshop, tra il Distretto siciliano e le controparti russe per la promozione turistica e l’approfondimento delle modalità di attrazione del turista russo che speriamo resti ammaliato dalla bellezza della Sicilia.
Fonte “La Sicilia” del 29-08-2008