LINGUAGLOSSA; INCENDIO DI PNEUMATICI, ANCHE I VVF DI MALETTO IN SUPPORTO
Quattro persone denunciate per reati edilizi, pascolo abusivo a danno di terreni pubblici e danneggiamento, mentre numerose contravvenzioni sono state elevate per illeciti vari. Questo l’esito di un’operazione di controllo del territorio effettuata dalla Guardia forestale di Bronte, coordinata dal commissario Vincenzo Crimi.In questi giorni, infatti, l’intero territorio etneo di Bronte e Maletto, è stato perlustrato non solo con l’intento di impedire costruzioni abusive, ma anche per contrastare l’abbandono di rifiuti e il pascolo abusivo a danno di terreni privati e demaniali. I controlli si sono concentrati lungo le strade, i torrenti e le periferie dei centri urbani. Il comandante Crimi conferma che iniziative simili saranno spesso ripetute.
LINGUAGLOSSA: INCENDI RIFIUTI E PNEUMATICI DOMATI DAI VIGILI DEL FUOCO
Due squadre dei vigili del fuoco – una del distaccamento di Riposto ed un’altra del distaccamento dei volontari di Linguaglossa – sono state impegnate domenica notte, intorno alle tre, nella contrada linguaglossese “Terre morte” lungo la Strada statale 120. I vigili del fuoco, infatti, sono stati allertati per lo spegnimento di un vasto incendio divampato in un appezzamento di terreno – adiacente un centro commerciale – dove si trovavano accumulati rifiuti di vario genere. Considerata la vicinanza con l’attività commerciale, molti hanno pensato in un primo momento che l’incendio fosse divampato all’interno del centro commerciale linguaglossese. Fortunatamente, non è stato così. Sul posto è prontamente intervenuta una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Randazzo. Ieri pomeriggio, invece, intorno alle 17, i pompieri linguaglossesi, supportati da un’autobotte del distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Maletto, sono intervenuti nella località “Quota mille” per spegnere un vasto incendio di vecchi pneumatici conferiti abusivamente in un terreno agricolo. Un incendio provocato dai soliti irresponsabili che andrebbero individuati e puniti.
s. s. fonte “La Sicilia” del 22-03-2010