Sono tornati in libertà Francesco Montagno Bozzone, Mario Montagno Bozzone, Claudio Reale, Signorino Sciacca, Vincenzo Sciacca e Antonino Triscari. Per i sei, esponenti della mafia dei Nebrodi con collegamenti al clan Santapaola e al gruppo Mazzei, nello scorso ottobre la Cassazione aveva annullato la sentenza assolutoria della corte d’appello. Ciccio Montagno Bozzone, uomo di punta del gruppo del “Carcagnusu” era stato condannato in primo grado a 14 anni di reclusione, il fratello Mario Bozzone Montagno, era stato condannato a dieci anni, un mese e dieci giorni di reclusione, Signorino Sciacca e Vincenzo Sciacca entrambi ad 8 anni di carcere, Claudio Reale e Antonio Triscari condannati a 12 anni ciascuno. I primi 4 fanno parte del clan dei “Carcagnusi”, gli altri 2 al clan “Santapaola”. Dopo l’annullamento con rinvio ad altra corte d’appello da parte della Cassazione, il primo febbraio scorso, la terza sezione della corte d’appello di Catania aveva ripristinato la custodia cautelare in carcere per tutti e sei. Ieri, i giudici del Tribunale del Riesame di Catania, presieduto da Antonino Giurato ( a latere Paola Casentino e Sabrina Lattanzio) hanno annullato l’ordinanza della corte d’appello che ripristinava il carcere per i sei brontesi e ha disposto la loro remissione in libertà così come avevano chiesto gli avvocati Caltabiano, D’Anna, Rao, Ragonese, Rao, Pennisi e Schilirò. Il motivo della scarcerazione sta nel fatto – ha scritto il Riesame – che “non è intervenuta alcuna condanna successiva alla pronuncia assolutoria, ma solo l’annullamento della condanna di assoluzione da parte della Corte di Cassazione per motivi procedurali, con rinvio ad altrasezione della corte che potrà assolvere l’imputato o condannarlo e solo in detto ultimo caso sarà possibile il ripristino della misura cautelare”
Fonte “La Sicilia” del 15-03-2008