Nel calendario regionale delle manifestazioni di eccellenza dove si incontrano i più importanti pediatri e docenti di Pediatria, Bronte ormai occupa un posto di assoluto rilievo. Questo grazie alla seconda edizione della «Giornata pediatrica etnea», svolta ieri nell’incantevole scenario del Castello Nelson ed organizzata dall’Unità operativa di Pediatria dell’ospedale di Bronte e dall’Azienda Usl 3, con il patrocinio del Comune e della Provincia regionale di Catania. Anche quest’anno a partecipare sono stati oltre 400 medici degli ospedali di tutta l’Isola e numerosi docenti delle Università di Palermo, Messina e Catania. Coordinatori scientifici dei lavori il dott. Filippo De Luca ed il dott. Dino Pennisi, che del reparto di Pediatria di Bronte è il dirigente, coadiuvato dalla sua equipe composta dai dott. Giancarlo Luca, Maria Mancuso e Sebastiano Scandurra. Presente anche il sindaco di Bronte, Pino Firrarello: «Bronte – ha affermato – ha offerto alla Pediatria regionale il proprio Castello Nelson a dimostrazione sia della duttilità di utilizzo di questo maniero, sia del nostro impegno affinché soprattutto nel settore sanitario a Bronte i servizi raggiungano livelli di eccellenza». Il convegno ha trattato patologie importanti come quelle respiratorie, di perdita di coscienza, dell’autismo, del ritardo mentale e delle malattie neuromuscolari. Si è parlato anche di papilloma-virus e della sua vaccinazione, del rotavisus e di mycoplasma e clamidia. Parallelamente a quella medica si è svolta anche una sessione dei lavori rivolti agli infermieri che hanno partecipato in massa all’iniziativa per ascoltare i relatori su temi come la prevenzione delle infezioni nosocomiali, il rischio clinico, la terapia infusionale e le cure senza dolore. «Le giornate pediatriche etnee – ha affermato il dott. Placido Pennisi – sono diventate una sezione regionale della Società italiana di Pediatria. Abbiamo dato spazio all’emergenza, ma soprattutto alla prevenzione che può scaturire dalle vaccinazioni. La sessione per gli infermieri rappresenta una novità derivata dalla consapevolezza della loro grande funzione». «Oltre alle cliniche pediatriche universitarie ed ai reparti ospedalieri – ha aggiunto il dott. Filippo De Luca – sono coinvolti anche i soci della Federazione italiana medici pediatri per un convegno di sicuro interesse medico che ha certamente posto le basi per una crescita professionale a favore di un’assistenza sanitaria sempre migliore».
Fonte “La Sicilia” del 24-05-2009