I Carabinieri di Bronte, nell’ambito di uno specifico servizio teso al controllo sui detentori di armi, hanno tratto in arresto C.P.S., 35enne del luogo, per detenzione illegale di armi comuni da sparo. Lo stesso, nel corso di una verifica presso la sua abitazione, è stato sorpreso detenere una pistola cal. 9×21 marca Bernardelli, un fucile doppietta cal. 12 marca Choke, regolarmente denunciate dal di lui padre presso una diversa abitazione. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. L’uomo, assolte le formalità di rito, è stato tradotto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Fonte Catania Oggi;
BRONTE: UN MAZZO DI CHIAVI TRADISCE GIOVANE CON MOTO RUBATA
Il garage della sua abitazione trasformato in officina meccanica. I ricambi a disposizione pare siano tutti di provenienza furtiva. Il fermato ai domiciliari. Alla vista della pattuglia dei carabinieri ha abbandonato precipitosamente la moto preferendo tagliare la corda a tutto gas, potendo contare su un discreto margine di vantaggio rispetto agli inseguitori, che volevano controllarlo. Ma la fuga non è bastata per farla franca. Un diciannovenne incensurato, che è stato identificato ugualmente e sottoposto a fermo indiziario di reato: riciclaggio. II controllo e la svolta nell’arco della scorsa notte, fra venerdì e sabato, quando un equipaggio dei militari dell’Arma della Stazione di Bronte hanno avuto modo di notare un individuo a bordo di un ciclomotore Aprilia privo di targhe, che alla loro vista preferiva scappare, facendo perdere inizialmente le proprie tracce. Il ciclomotore è stato successivamente rinvenuto, abbandonato lungo un marciapiede. L’ispezione effettuata dai militari dell’Arma ha permesso loro di rinvenire, nel vano portaoggetti, un mazzo di chiavi con un particolare portachiavi che sia per il colore che per le dimensioni hanno fatto indirizzare le indagini degli investigatori verso il diciannovenne, che è stato rintracciato presso la propria abitazione. La perquisizione effettuata all’interno del garage di sua pertinenza ha permesso di rinvenire numerose parti di ciclomotore, che sono state sottoposte a sequestro. Il veicolo precedentemente rinvenuto è risultato provento di furto, mentre sono in corso accertamenti tesi a verificare la provenienza del materiale che è stato sequestrato nel garage. Il diciannovenne, assolte le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, su disposizione dell’autorità giudiziaria.
Fonte “Giornale di Sicilia” del 21-06-2010