Presto le acque del Simeto da Bronte in poi saranno più pulite. Sono a buon punto, infatti, i lavori di adeguamento alla normativa del 1999 che ha imposto a tutti i Comuni sopra i 15.000 abitanti di affinare ancor di più i livelli di depurazione. I termini di scadenza fissati dal contratto scadono a fine settembre, ma la ditta che sta eseguendo i lavori potrebbe anche finire prima. «Bene così – spiega il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello – Prima finiamo i lavori, prima salvaguardiamo le acque del fiume Simeto. In verità, il nostro depuratore ha sempre funzionato al meglio, come dimostrano le analisi e i controlli del laboratorio provinciale di Igiene e profilassi di Catania, ma quando è stata emessa la normativa con la possibilità di ottenere un finanziamento ho subito fatto preparare un progetto che l’Agenzia delle acque della Regione siciliana ci sta permettendo di realizzare con un finanziamento di 775 mila euro. E il progetto, redatto dall’ing. Giuseppe Mineo e vistato dal capo dell’Ufficio tecnico, ing. Salvatore Caudullo, prevede la copertura delle vasche di sedimentazione per evitare l’evaporazione delle acque reflue e la realizzazione di una terza fase di trattamento dei fanghi, che non devono andare più nelle vasche di essiccamento, ma compressi. Ne trarrà benefici l’ambiente e anche coloro che risiedono o che posseggono case o villette nei pressi del depuratore. I lavori, infatti, diminuiranno sensibilmente anche i rumori emessi dai motori, riportando la quiete sulle rive del Simeto». «Le modifiche che apportiamo al depuratore – precisa l’ing. Caudullo – consentiranno di aumentare il grado depurazione delle acque con un processo di filtrazione che è finalizzato alla rimozione dei corpuscoli minori, nell’ottica di un riutilizzo delle acque reflue ai fini irrigui. Oltre a ciò, a valle del trattamento si sta realizzando un sistema di disinfezioni delle acque attraverso raggi Uva per sostituire la clorazione».
Fonte “La Sicilia” del 10-09-2008