Conclusi i lavori di restauro, fra qualche settimana il complesso architettonico di Via dell’Agonia a Randazzo, risalente al XIV secolo, verrà riaperto al pubblico. Si tratta di uno splendido esempio di architettura medievale che, comprendendo un palazzo ed una chiesetta, nulla di strano che custodisca ancora veri e propri segreti. L’inaugurazione, infatti, rischia di essere carica di misteri perché la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania ha deciso di analizzare i vecchi intonaci della chiesetta di via dell’Agonia con degli speciali scanner, convinti forse che nascondano qualcosa. “Non hanno detto cosa – ci dice l’assessore alla Cultura del Comune, Paolo Raciti – ne è sicuro al 100% che ci sia. Ma durante i lavori di restauro la Soprintendenza ha effettuato delle ricerche e l’ipotesi che sotto quegli intonaci si nasconda qualcosa non è poi così remota”.Quel “qualcosa” può essere un antico affresco, magari simile a quello restaurato all’interno del palazzo. Anche il sindaco, Ernesto Del Campo, attende l’esito delle ricerche, e non vede l’ora di aprire al pubblico chiesa e palazzo. “Sarà un momento importante – ci dice il primo cittadino – per il rilancio culturale e turistico non solo del quartiere di San Martino, custode di tesori architettonici della Randazzo del tempo, ma dell’intera cittadina”. Intanto i lavori di pavimentazione nella stretta stradina di accesso continuano. Appena saranno completati scatterà il conto alla rovescia per l’inaugurazione.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 31-08-2012