Dall’esterno sembravano semplici e umili stalle, ma dentro custodivano veri e propri arsenali. I carabinieri della Compagnia di Randazzo, assieme ai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi, hanno scoperto 2 grossi arsenali nascosti sottoterra dentro due stalle site a Murazzo Rotto, nota frazione di Randazzo. I militari dell’Arma hanno fatto irruzione all’interno delle stalle e poi, aiutati dai cani, hanno individuato il punto preciso dove scavare, facendo emergere pistole fucili e munizioni da poter armare una intera banda. I proprietari delle stalle sono stati arrestati. Si tratta di due giovani di 21 e 26 anni, che adesso dovranno rispondere del reato di ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizioni. Le indagini sono iniziate tempo fa, quando a Maletto e Santa Domenica Vittoria, piccola comunità del Messinese, si sono verificati dei furti di fucili. Per i carabinieri era ovvio che qualcuno stesse tentando di armarsi e così sono iniziate le indagini che, piano piano, hanno portato i carabinieri a fare irruzione nelle due stalle. La prima, in via Tiziano, di proprietà del giovane di 26 anni. Qui i carabinieri hanno trovato un revolver Uberti calibro 38 con matricola abrasa, rubato il 28 ottobre scorso in un’abitazione a Maletto, un fucile a pompa Maverik calibro 12, caricato con 6 cartucce a pallettoni, rubato il 23 maggio scorso a Santa Domenica Vittoria, una pistola semiautomatica New Police calibro 6,35 con matricola abrasa, canna modificata e caricatore inserito, contenente 3 cartucce. Oltre a ciò una pistola semiautomatica Bruni modello 92 calibro 8 con matricola abrasa, un passamontagna di lana di colore nero, 45 cartucce calibro 12 a ogiva intagliata, 27 cartucce calibro 12 caricate a pallettoni, 50 cartucce calibro 9 parabellum, 32 cartucce calibro 9×21, 87 cartucce calibro 7,65, 25 cartucce calibro 22 e 6 cartucce calibro 38 Special. Nell’altra stalla di via Alessandro Volta, all’interno di un immobile di pertinenza del 21enne, invece sono state trovate una pistola semiautomatica 98F calibro 7,65 con matricola abrasa, 500 grammi di polvere da sparo, 266 cartucce calibro 12, 29 munizioni calibro 357 magnum, 82 munizioni cal. 7,65, 9 munizioni calibro 12 caricate a pallettoni, 5 kg. Di ogive in piombo per pistola calibro 9×21 e un attrezzo per la ricarica manuale delle cartucce di pistola. Le munizioni e le armi, queste ultime perfettamente funzionanti e recentemente oleate, erano scrupolosamente imballate in contenitori di plastica. Le pistole e il fucile a pompa saranno inviati al Ris di Messina per gli accertamenti tecnico-balistici del caso, al fine di accertare se siano state utilizzate in atti criminosi del passato. Si sospetta che le armi fossero impiegate per la commissione di rapine. I carabinieri, infatti, sospettano che le armi fossero a disposizione di una banda che in passato ha compiuto rapine lontano dal territorio di Randazzo. Rapinatori da trasferta, insomma, che adesso probabilmente sono stati disarmati.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 06-12-2012