Alzi la mano chi assistendo al primo “passo” della Vara non è rimasto stupito. Non è frequente, infatti, ammirare il movimento di un carro alto circa 20 metri con tanti bambini legati fin nelle quote più alte che rappresentano in modo spettacolare il mistero dell’Assunzione della Madonna in cielo. Spettacolo che però ogni Ferragosto si ripete a Randazzo, che intorno al 1500 ha realizzato una delle macchine votive più belle d’Italia e del mondo. «La storia non lo afferma con sicurezza – dice il sindaco Francesco Sgroi -. Scritti d’epoca, leggende e memoria popolare però ci permettono di far risalire questa festa intorno al 1480, grazie alla baronessa Giovannella De Quadris. Un carro congegnato con tecniche avanzatissime e geniali per quei tempi che ci confermano l’elevata maestria unita ad un grande spirito religioso».
La Vara, mirabile gioco di luci e specchi che brillano al sole d’agosto è anche esempio di perfezione meccanica. Il tronco gira, come gira la ruota centrale. Barcolla, ma non cade. Non può cadere. Quest’anno poi è la prima festa dopo un totale restauro. La ruota in ferro del carro che lo scorso anno ha creato problemi è stata completamente ristrutturata e tutti i decori e le stoffe sono stati rifatti. «Alcuni pezzi in legno sono stati totalmente sostituiti – spiega padre Domenico Massimino parroco della Basilica di Santa Maria – e sono state rinnovate le dorature sgargianti». Tutto è pronto per il momento emozionante della partenza. Domani alle 16 le lunghe corde che la trascinano si tenderanno e il pesantissimo carro si muoverà, con i bambini che da lassù incominceranno a cantare lodi alla Madonna. Ai turisti non rimarrà che restare di stucco fra stupore e meraviglia e d’istinto applaudire. E’ il Ferragosto randazzese, sicuramente il momento storico e religioso più bello dell’anno in una città che vanta tradizioni importanti. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 14-08-2019