Prosegue la crisi idrica a Randazzo. Dai dati ufficiali forniti dall’ufficio tecnico del Comune, attualmente la portata dei pozzi è praticamente dimezzata. L’acqua potabile a Randazzo è fornita da quattro pozzi: San Giacomo, Pietre Bianche, Santa Caterina e Montelaguardia. I primi due sono sui Nebrodi, quasi all’altezza di Floresta, e in questi giorni erogano pochissima acqua. Mentre in quello di S. Caterina sull’Etna, che fino a qualche settimana fà sembrava inesauribile riuscendo a servire quasi tutto il centro abitato, il livello si è abbassato. Secondo i dati ufficiali, solitamente da questi 4 pozzi Randazzo riesce ad attingere 80 litri di acqua al secondo. Oggi le pompe ne riescono a prelevare circa 40. Un quantitativo che potrebbe anche essere sufficiente, ma buona parte dell’acqua si perde nella vetusta rete idrica. Un problema annoso e difficile da risolvere. Randazzo, infatti, non ha mai avuto la cartografia della rete idrica. Nessuno è mai riuscito a realizzarla, e l’attuale sindaco Ernesto Del Campo ci spiega perché: “Un problema che abbiamo più volte affrontato, scontrandoci purtroppo con la dura realtà dei costi. Ed oggi, con la crisi economica degli Enti locali è impossibile. Speriamo nel futuro”. Così, in questo periodo i tecnici comunali chiudono le saracinesche anche a mezzogiorno, per permettere alle vasche di riempirsi. Fortunatamente la maggior parte delle famiglie hanno una vasca di riserva, che riduce al minimo i possibili disagi, nella speranza che presto la pioggia riporti tutto alla normalità.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 30-08-2012