E’ la futura organizzazione e la gestione del cimitero comunale che agita il dibattito politico estivo a Randazzo. Tutto è nato da un bando pubblicato dal Comune che chiede ai privati di costruire e gestire 2900 posti (fra loculi, avelli e cappelle) in un terreno privato fra l’attuale area cimiteriale e la ferrovia Circumetnea, acquisendo un progetto che il Comune ha già avuto approvato. La pubblicazione del bando ha suscitato forti critiche fra i partiti di opposizione che hanno denunciato il possibile aumento dei costi per le tumulazioni. Alla loro voce si sono aggiunti Cgil, Cisl e Uil che hanno accusato il sindaco, Ernesto Del Campo, di non aver concertato con loro una decisione cosi importante che interessa tutti i cittadini. «Il cittadino – scrivono in un manifesto – non avrà più come interlocutore il Comune. Da quello che ci è dato sapere i costi per la concessione dei loculi lieviteranno notevolmente rispetto a quelli attuali e secondo la convenzione della gestione del cimitero allegata al bando, i vari lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dei vari loculi saranno gestiti direttamente dal concessionario, con gravi ripercussioni per le maestranze locali. Tenuto conto, tra l’altro, che il Consiglio comunale ha manifestato la propria contrarietà, chiediamo un supplementare momento di riflessione». «Appena letto il manifesto – replica il sindaco Del Campo – ho convocato per lunedì un incontro con i sindacati. Considero le polemiche però solo frutto di contrapposizioni politiche in vista delle prossime amministrative. Il progettista ha avuto l’incarico nel 1990, le procedure per ampliare il cimitero con fondi privati si sono iniziate nel 2002, il progetto ha tutti i visti, ma stranamente appena abbiamo pubblicato il bando si sono scatenate le polemiche. «La realtà – continua il primo cittadino – è che i posti al cimitero sono finiti. Ne rimangono circa 50, quando il fabbisogno annuale si aggira sui 120. Ampliare il cimitero è un obbligo, ma il Comune non ha i fondi. Non ci sono finanziamenti pubblici per ampliare i cimiteri, bisogna quindi ricorrere alle finanze private. I costi purtroppo aumenteranno rispetto agli ultimi posti costruiti perché bisognerà pagare il terreno espropriato, ma non è vero che i cittadini dovranno esclusivamente rivolgersi al concessionario per i lavori di manutenzione. Parlerò con i sindacati e con chiunque, ma ritirare il bando vorrebbe dire rischiare di esaurire i posti al cimitero».
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 12-08-2012