Un viaggio che racconta il territorio da un punto di vista particolareggiato. In littorina verso il vulcano, dalla stazione
Borgo fino a Bronte e poi su, fino a Piano dei Grilli, rapiti dai giochi basici creati dalle lave cordate, dalle viole dell’etna, dal candido cerastio per scegliere poi quale dei tre percorsi affrontare. Un’offerta di tour innovativa, che i turisti potranno assaporare dal 6 settembre, e per ogni sabato, grazie alla collaborazione tra la Circum e la Funiviadell’Etna, al costo di 30 euro, con biglietti reperibili telefonando alla funivia dell’Etna (095.501460 o 334.9488903), pranzo incluso ai profumi e sapori dell’Etna, pistacchio in testa, e il supporto delle guide ambientali,per concludere la passeggiata nel tempo tra le opere della pinacoteca Sciavarrello e le splendide sale di Castello Nelson. Come ha sottolineato durante la conferenza stampa, a bordo di una littorina del 1937, l’ideatore del progetto, l’architetto Gigi Longhitano: «Si vuole realizzare l’idea di itinerario integrato che unisca territorio, città e natura, grazie ad un vettore che colleghi facilmente e in modo privilegiato la città al versante ovest del vulcano». Mario Spampinato, commissario della ferrovia Circumetnea ha spiegato inoltre: «Oggi che il mezzo privato porta il trasporto pubblico ad essere meno competitivo su cosa si deve far leva se non sull’aspetto turistico dell’attività. Questo punto di visuale privilegiato, fuori da quello ordinario, diventa straordinario fuori dai centri di più alta densità di popolazione». La visione privilegiata dalle rotaie ci svela paesaggi inediti, che diventano più vicini a quelli goduti da Goethe nel suo viaggio in Sicilia da Adrano a Biancavilla, riportandoci indietro nel tempo, alla Sicilia che fu. Le iniziative proposte, oltre al progetto “L’altra Etna” hanno un’ottica comune di raccordo con altri versanti turistici e si propongono per il futuro anche lo studio della fattibilità sulla tratta ferroviaria Randazzo – Alcantara, quella sulla tratta del Parco turistico di Ragalbuto e quella che colleghi la stazione di riposto al terminal del porto turistico ripostese. Inoltre, per il periodo natalizio, si pensa di adibire una delle stazioni come scenario per la realizzazione di un presepe vivente. Gioacchino Russo, amministratore unico della Funivia dell’Etna Spa ha ribadito la volontà di occuparsi dell’aspetto turistico non soltanto invernale ma anche estivo: «L’offerta naturalistica della zona che intendiamo valorizzare è importante sia dal punto di vista paesaggistico, che da quello storico artistico e necessita di un incremento per quanto riguarda il turismo invernale ». Il sindaco di Bronte Pino Firrarello la vede come un’opportunità importante:
«Per far conoscere la nostra cittadina anche per l’offerta turistica, invitando in tal senso ad investire sulle abitazioni in zona e anche su un’idea che non ci colleghi solo al pistacchio, ma faccia conoscere i formaggi e la ricotta, oltre alle splendide offerte invernali».
SAMANTHA VIVA
“I GIOVANI SONO IL FUTURO DEL CLUB ALPINO ITALIANO”
Le guide volontarie del Cai, il club alpino italiano, hanno una passione particolare non soltanto per la natura ma per i valori che trasmette. L’ex sottosezione di Bronte, attiva dal 1990, da quest’anno sezione, con diversi accompagnatori nazionali, regionali, tra cui coloro che si occupano del settore giovanile e un operatore naturalistico, si distingue tra l’altro nel campo dell’educazione ambientale, grazie alla presenza dell’unico gruppo giovanile dell’isola, che raggruppa ragazzi dagli 8 ai 17 anni. Franco Del Campo, accompagnatore nazionale alpinistico giovanile del Cai, precisa: «Siamo convinti che l’ambiente in cui si cresce bisogna conoscerlo e rispettarlo, il tutto con una volontà di fruizione del territorio in tutti i suoi aspetti». Infatti oltre allo sci di fondo, allo sci alpino e all’escursionismo classico di cui si occupano, i 100 soci si impegnano per 12 uscite annuali, una al mese, a far conoscere la montagna ai ragazzi. Il tutto condito da attività ludiche e da incontri settimanali, per chi si iscrive, oltre ad un forte spirito di gruppo: «Insegnamo ai nostri ragazzi – precisa Angelo Spitaleri, accompagnatore accompagnatore aagi del Cai – anche la cultura del territorio, i toponimi, l’aspetto topografico e tanto altro». Perché bisogna privilegiare l’approccio da questo versante lo spiega il presidente della sezione, Lorenzo Capaci: «Questo versante scarsamente antropizzato permette lo sviluppo del turismo a quote più basse, perché la gente per trovare i prodotti locali o per visitare i posti si rivolge ai dintorni immediati».S.V.
Percorsi e itinerari
I percorsi proposti offrono diverse possibilità per conoscere il versante occidentale del vulcano. Dopo l’arrivo in littorina alla stazione di Bronte, il trasferimento in pullman porterà i turisti a Piano dei Grilli. Da qui, percorrendo una strada basolata, accompagnata da splendide macchie gialle di ginestre sul paesaggio brullo, si giunge all’inizio dei sentieri. Il paesaggio goduto si articola attraverso un bosco di lecci e roverelle.
i tre tour proposti A Monte Minardo
e Grotta della neve Percorso breve e agevole per lo più in zona pianeggiante, quindi ideale per le famiglie. La partenza per questo itinerario di bassa difficoltà, parte dal Borgo alle 10.30 con arrivo previsto a Bronte intorno alle 12.06.
B Monte Ruvolo
Un itinerario intermedio, sia per quanto riguarda la durata sia per la difficoltà non particolarmente alta. Per accodarsi a questo tour cui bisogna trovarsi in carrozza, al Borgo, alle 7.57 e l’arrivo è previsto per le 9.33.
C Monte Lepre
Percorso impegnativo per escursionisti esperti che hanno anche la possibilità di fermarsi presso dei bivacchi, in caso di precipitazioni improvvise, e parte all’alba da Catania. Zaino in spalla alle 6.55 e arrivo a Bronte per le 8.32.
Consigli per il trekking
Per quanto riguarda il vestiario estivo occorrono dei jeans comodi, una maglietta e una felpa. Mentre in inverno sono necessari i calzettoni, una maglia pesante da indossare sotto il maglione e un berrettino con copriorecchie. Ricordate che sono consigliabili scarpe da trekking in materiale impermeabile e un K-way sempre a disposizione, perché le precipitazioni in quota possono cogliere impreparati. Uno zaino leggero con torcia elettrica, macchina fotografica e cartine dei luoghi. Per ripararsi dal sole ad alta quota usare sempre una crema solare e munirsi di telefono cellulare per le emergenze.
FONTE LA SICLIA 31-08-09