Torna percorribile la passerella sul fiume Simeto, in corrispondenza del km 168,200 della strada statale 120 “dell’Etna e delle Madonie”, al confine fra i territori di Bronte e Cesarò. L’Anas, dopo avere ispezionato le tubazioni sottostanti la passerella e complessivamente la sua idoneità statica, ieri pomeriggio ha tolto le transenne e permesso alle auto di attraversare nuovamente il Simeto. Per essere certi della sicurezza del transito, il sorvegliante Anas, Salvatore Cunzolo e l’ispettore di cantiere Francesco Famà, hanno lavorato per giorni, fino a decidere, insieme ai vertici dell’Ente nazionale delle strade e con le forze dell’ordine di riaprire la passerella al transito. Finisce così il disagio per gli automobilisti che fino a ieri mattina erano costretti a effettuare un percorso alternativo non proprio ideale sia in fatto di velocità che di sicurezza. Le transenne poste al bivio Serra, per chi proviene da Randazzo ed al bivio con la Sp 165 dal lato di Cesarò, hanno costretto per diversi giorni le auto ad allungare il percorso di circa di circa 8 chilometri, percorrendo anche la Serra – Bronte, dove, sia a causa delle curve che delle dimensioni della carreggiata particolarmente stretta, si sono spesso verificati degli incidenti. Sicuramente meglio rispetto all’ultima esondazione del Simeto, che bloccò la strada per oltre un mese. Per questo il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha interpellato i vertici dell’Anas chiedendo un’accelerazione dei lavori di realizzazione del nuovo ponte che in verità sembrano segnare il passo. Dovevano essere completati prima dell’estate ed invece ancora è stato realizzato circa il 20%. «Le strade per noi sono importanti – ha affermato il sindaco – per questo ho anche segnalato che sulla Ss 284 dei piccoli smottamenti hanno provocato delle buche che vanno velocemente riparate». Intanto sul ponte Bolo adesso è tornata la normalità, ma tutti attendono la fine dei lavori e che la bassa passerella che per anni ha consentito la viabilità, visto che il vecchio ponte nel 1987 è stato dichiarato inagibile, venga distrutta. Ogni volta che piove un po’ più insistentemente, infatti, è scattato l’allarme e più volte la strada è stata chiusa al traffico. Ricordiamo che i lavori del nuovo ponte sono iniziati il 3 luglio scorso e prevedono la ricostruzione identica di quello dichiarato inagibile ed abbattuto, ovvero lungo 163,3 metri, a 8 luci da circa 20,5 metri ciascuna, con una struttura mista in acciao-calcestruzzo.
L.S. fonte “La Sicilia” del 18-03-2010