«ABBIAMO TROVATO UN MODO NUOVO PER GUADAGARCI DA VIVERE» «È la nostra terra che ci impedisce di andare via, basta saper trovare la strada giusta». Non è solo il pistacchio quindi, che con la sua raccolta costituisce un appuntamento imperdibile, ad attestarsi come fonte economica per i brontesi. Sebastian Mazzurco, 32 anni, è tra le persone che ormai da anni aiutano Maurizio Currenti nella raccolta biennale dell’oro verde. E lui è un vero e proprio esempio emblematico di autoimprenditorialità, sfruttando uno dei materiali che solo qui si possono trovare: «Da 4 anni – racconta – ho aperto una partita Iva e un sito internet per i miei lavori con la pietra lavica, che aiuto anche a estrarre: produco piastre da esterno e interno per la cottura dei cibi. E stanno andando alla grande, inaspettatamente». Il “successo” lavorativo non gli ha fatto dimenticare l’amico di sempre e anche quest’anno si è reso disponibile nel mese di settembre a faticare nei campi per il prezioso pistacchio.
«Dicono che gioco invece di lavorare – scherza – ma mi prendono in giro perché sono ancora giovane. In realtà non dimentico che anche in momenti duri la raccolta del pistacchio è stata per me un grande aiuto, per arrotondare. Ma oltre questo ci sono la grande amicizia e la stima che mi lega a Maurizio, siamo come una piccola grande famiglia che sa di poter sempre contare l’uno sull’altra». Sono la terra, il cibo sano e naturale a confermarsi la vera forza della Sicilia, e inevitabilmente anche di questa parte del territorio etneo. O non si spiegherebbe il successo delle piastre da cottura di Sebastian «Non me lo aspettavo neanche io – aggiunge – sto vendendo in tutta Italia e anche all’estero. Credo che la carta vincente sia la cottura del tutto naturale che si ottiene, per riassaporare quei gusti genuini e rustici anche in casa, perché le mie piastre sono utilizzabili nei camini, senza intaccare il risultato che si ottiene con la cottura all’esterno». Maria Elena Quaiotti Fonte “La Sicilia” del 13-08-2019
MINI TOUR PER CONOSCERE I PRODOTTI DELLA TERRA – Turisti, ma anche catanesi, coinvolti e avvolti dai gesti antichi della raccolta del pistacchio? Se, in effetti, si tratta di appuntamenti già promossi e messi in atto dai “grandi produttori” del territorio brontese, la novità è che l’idea sta stuzzicando anche i “piccoli produttori”, certo con numeri inferiori previsti. Ma non con minor garanzia di impatto. L’idea è quella di proporre una sorta di “mini tour” con partenza da Catania e Messina per promuovere non solo il pistacchio, ma tutti gli altri prodotti sani e tipici del territorio. E la scelta non manca, si va dai funghi all’origano, dall’olio extravergine alla verdura e la frutta, per non parlare delle specialità del posto, che in questo caso verrebbero cucinate dalle mamme e dalle mogli per gli avventori.
L’attesa per la raccolta del pistacchio è palpabile, giorno dopo giorno vengono verificate la maturazione delle drupe, il guscio del pistacchio che già oggi sfoggia uno splendido color rosaceo e verde preannunciando un’ottima annata. Si imparerà a riconoscere il vero pistacchio Dop, dalla classica forma allungata, il color verde smeraldo del frutto, il gusto inconfondibile. La raccolta in genere dura un mese, ma se il frutto dovesse maturare tutto insieme, a seconda delle condizioni meteo, il lavoro verrà intensificato per evitare che i preziosi frutti caschino dalle piante. I piccoli produttori sono già intenti a stipulare accordi mirati con associazioni e amministrazioni, a predisporre una adeguata promozione su internet e sui social per intercettare l’utenza ideale a partecipare ai “mini tour” brontesi, puntando soprattutto sulle famiglie con bambini, di norma i più attratti dalla natura e dall’aria aperta. Maria Elena Quaiotti Fonte “La Sicilia” del 13-08-2019