Dopo le denunce di imprenditori e commercianti che hanno permesso di assicurare alla giustizia 14 malviventi nell’ambito dell’operazione “Trash”, la collaborazione del dirigente di un’impresa edile ha permesso ai carabinieri di riportare in carcere Alfio Rubino, un disoccupato di 38 anni residente a Bronte, già arrestato qualche settimana fa con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo gli investigatori, l’uomo avrebbe contattato il vertice di una delle imprese che ha realizzato la nuova piazza Spedalieri dicendo a chiare lettere: “O paghi il pizzo o non lavori più”. L’imprenditore, però, non si è fatto intimorire e già dopo il primo contatto si è recato tranquillamente in caserma per denunciare l’accaduto. Così, i carabinieri della Compagnia di Randazzo e della Stazione di Bronte hanno avviato le indagini. E’ iniziata una fitta rete di pedinamenti ed intercettazioni che hanno permesso agli inquirenti di raccogliere prove a sufficienza per incriminare l’uomo dell’accusa di tentata estorsione. Così Rubino, che da qualche settimana era uscito dal carcere in attesa di giudizio, vi è subito tornato con un altro e ben più grave capo d’imputazione.
Fonte “La Sicilia” del 04-08-2009