Proroga di 10 giorni per gli 8 Comuni che martedì scorso si sono visti prima chiudere e poi, dopo qualche ora, temporaneamente riaprire i cancelli della discarica Oikos di Motta Sant’Anastasia, perché complessivamente morosi per circa 700 mila euro. Questo l’esito del vertice tenuto in Prefettura a Catania su richiesta del presidente della società Ato Joniambiente, Francesco Rubbino. Al vertice, coordinato dal viceprefetto vicario, Angelo Sinesio, insieme con Rubbino, hanno partecipato i sindaci o i loro rappresentanti dei Comuni di Bronte, Calatabiano, Castiglione, Fiumefreddo di Sicilia, Maletto, Maniace, Randazzo, Riposto e Sant’Alfio. Con loro i rappresentanti della “Aimeri ambiente” e della società che gestisce la discarica. In apertura il presidente Rubbino ha fortemente stigmatizzato il comportamento della Oikos che di fronte ai ritardi dei Comuni a versare le proprie quote, comunica la chiusura dei cancelli.”Avranno pure ragione – afferma Rubbino – ma devono anche capire che garantiscono un servizio di fondamentale importanza ed in regime di monopolio. Impedire il conferimento significa lasciare i paesi con i rifiuti per le strade. Altre società che gestiscono discariche, pur rivendicando con forza i propri diritti e quel che gli spetta, in occasioni simili mostrano maggiore elasticità. Non a caso – conclude Rubbino – abbiamo già chiesto alla Regione di poter scaricare altrove i rifiuti di questi Comuni”.Dal canto loro i rappresentanti della Oikos hanno ribaditola necessità della puntualità dei pagamenti, poiché loro sono costretti a versare anticipatamente i tributi ambientali, senza considerare che, a causa dei ripetuti ritardi dei Comuni in Sicilia, la Oikos in giro vanta crediti per circa 30 milioni di euro. Alla fine i sindaci hanno garantito che entro 10 giorni verseranno il dovuto e così per adesso la crisi è stata scongiurata, nella speranza che non sia solo rinviata.
Fonte “La Sicilia” del 21-01-2011