Scatta l’operazione a difesa dei boschi e del territorio contro gli incendi. Dal 15 giugno e fino a ottobre, in tutto il versante nord dell’Etna, che va da Adrano a Zafferana Etnea, e lungo i Nebrodi meridionali, 467 operai costituiranno le squadre del cosidetto «contingente antincendio». Uomini che, indossando le speciali tute arancioni, saranno disponibili a turni, 24 ore su 24, pronti a intervenire nei boschi e nelle campagne. Il fenomeno degli incendi rappresenta una piaga del territorio etneo e nebroideo. Lo scorso anno, eccezion fatta per Bronte, dove non si sono verificati incendi di rilievo, il resto delle campagne sono state flagellate da roghi che le guardie forestali hanno quasi sempre dichiarato essere di natura dolosa. Per fronteggiare il fenomeno e intervenire con celerità, l’Ispettorato ripartimentale delle Foreste ha istituito punti di vedetta, con personale incaricato a non staccare gli occhi dal paesaggio e lanciare l’allarme via radio alla prima vista di fumo, e assunto per tutta l’estate autisti per le autobotti e uomini pronti a circoscrivere le fiamme. A Randazzo le zone demaniali da proteggere raggiungono circa i 5500 ettari di macchia mediterranea, ricca di ginestre dell’Etna, faggi, lecci, roverelle e pini dell’Etna, mentre a Bronte il territorio da controllare è addirittura di circa 32.000 ettari, comprendendo anche il territorio di Maletto. «Il contingente antincendio – afferma il sindacalista della Cgil di Randazzo, Alfio Mannino – è importante per la tutela del nostro patrimonio ambientale. Speriamo che quest’anno non si registrino incendi particolarmente dannosi per il territorio». Lo scorso anno, infatti, a Randazzo, Linguaglossa e Castiglione di Sicilia si sono registrati numerosi incendi, domati solo dopo diverse ore di lavoro sia da parte degli operai, sia dei mezzi aerei, costretti a effettuare numerosi lanci. Eppure alla fine, nonostante l’impegno, i roghi hanno distrutto decine e decine di ettari di macchia mediterranea. Ma ecco il numero degli operai antincendio assunti nei vari distaccamenti forestali. 56 operai ad Adrano, 88 a Bronte (che copre anche il territorio di Maletto), 65 a Maniace (che ingloba anche territori di Bronte, Longi e Randazzo), 91 a Randazzo, 78 a Linguaglossa (che deve controllare anche il territorio di Castiglione di Sicilia e Piedimonte Etneo),89 a Zafferana Etnea (Distaccamento impegnato anche nei territori di Milo, Trecastagni e Sant’Alfio).
QUATTRO CATEGORIE
Gli operai antincendio assunti sono divisi in 4 categorie: Aspi (addetti squadre pronto interventi), operai vigili del fuoco (ovvero coloro che hanno acquisito la qualifica di vigili del fuoco, facendo il militare nei pompieri o avendo svolto servizio temporaneo nelle caserme), autisti e vedette (questi ultimi che hanno dovuto superare un corso di cartografia). Ecco la scheda delle assunzioni per ciascun Distaccamento forestale: Adrano: 35 Aspi, 3 Vv.F., 10 autisti e 8 vedette. Bronte: 58 Aspi, 3 Vv.F., 13 autisti e 14 vedette. Maniace: 46 Aspi, 2 Vv.F., 13 autisti e 14 vedette. Randazzo: 64 Aspi, 4 Vv.F., 11 autisti e 12 vedette. Linguaglossa: 45 Aspi, 0 Vv.F., 16 autisti e 17 vedette. Zafferana Etnea: 46 Aspi, 4 Vv.F., 17 autisti e 22 vedette. Diversi i punti di osservazione dove opereranno le vedette. A Bronte sono stati collocati nelle contrade Poggio Filicia, Paparia e Pizzo Mezzogiorno. A Maniace in contrada Barillà e a Randazzo nelle contrade Pirao e Colla.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 07-06-2009