Torna in carcere Giuseppe Costanzo Zammataro. Ad arrestarlo sono stati gli ispettori della polizia stradale di Randazzo in ottemperanza all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania. L’uomo, di 45 anni, residente a Randazzo, infatti, deve espiare una pena di un anno e tre mesi di reclusione per essersi, in passato, reso responsabile di reati relativi allo spaccio di sostanza stupefacenti. Così i poliziotti della Stradale di Randazzo, su ordine del questore di Catania, lo hanno prelevato da casa per condurlo in carcere. Giuseppe Zammataro Costanzo a Randazzo è ricordato per essere scampato a ben 2 tentati omicidi. Il primo il 21 maggio del 1998, quando alle sei e mezzo del mattino, sulla strada che conduce in contrada Cannata, sui Nebrodi, Costanzo a bordo di uno scooter, venne raggiunto da due colpi di fucile esplosi da un sicario nascosto dietro un cespuglio. L’uomo cadde immobile e il malvivente pensò di aver compiuto la sua missione e si allontanò. Costanzo, invece, era ancora vivo e , dopo essere stato soccorso dai familiari, fu trasportato all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania, dove gli salvarono la vita. Il secondo agguato il 26 novembre del 2005, quando intorno alle 21,30 rincasando sulla sua piccola auto, fu raggiunto da altri due colpi di fucile che distrussero sportello e cofano dell’auto procurandogli solo delle ferite guaribili in 30 giorni. Costanzo èstato coinvolto anche nell’operazione “Spiderman” contro la malavita locale, ma poi il processo ha provato la sua innocenza ed è stato assolto.
Fonte “La Sicilia” del 18-04-2008