C’è una buona fetta della storia di Randazzo celata fra il luccichio degli specchi della “Vara”, l’altissimo fercolo che puntualmente ogni 15 Agosto alle 15,30 percorre in entrambi i sensi di marcia la via principale del paese. Il turista che oggi assisterà al suo barcollante cammino rimarrà estasiato dalla spettacolarità del carro, con i bambini legati fin quasi in cima, capirà che rappresenta i tre misteri della vita della Vergine Maria (la Dormizione, l’Assunzione e l’Incoronazione in cielo) e si renderà conto di trovarsi di fronte ad una tradizione fortissima che ha resistito ai secoli. Qualsiasi descrizione della bellezza della “Vara” non gli renderebbe giustizia. Solo vedendola ci si può rendere conto del meraviglioso lavoro svolto dai randazzesi ben 400 anni fa. Costituita da una poderosa armatura rivestita di stoffe, vernici, specchietti dai mille colori, fiori e dorature sgargianti che brillano al sole di agosto, rappresenta l’orgoglio per tutta Randazzo che attende il Ferragosto per celebrare la sua festa più calda e più bella. Assieme a questo sentimento si mescola poi il misticismo del significato religioso del carro trionfale. Emozionantissimo il momento della partenza: le lunghe corde si tendono, la miriade di bambini che tirano il carro iniziano il loro sforzo maggiore ed il pesantissimo carro si muove con i bambini che da lassù incominciano a cantare lodi alla Madonna. I turisti restano di stucco fra stupore e meraviglia e quasi d’istinto iniziano ad applaudire. E sicuramente il momento religioso più bello di tutto l’anno in una città che vanta tradizioni religiose di grandissimo spessore.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 15-08-2010