«No alla trasformazione della Sicilia in un enorme parco eolico che deturpa e penalizza il territorio senza garantire quei benefici prospettati neanche nel quantitativo di energia elettrica prodotta». Questo, in sintesi, l’esito del convegno «Energie alternative e tutela ambientale», organizzato dal sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo che ha visto nascere 9 torri eoliche sul crinale dei Nebrodi, che, secondo gli intervenuti, «feriscono» un territorio che punta sul turismo naturalistico e protetto da regole rigide che hanno proibito ai privati di deturpare il territorio, ma non ai grandi gruppi industriali di alzare le torri. All’incontro hanno partecipato diversi sindaci e consiglieri dei Comuni della province di Catania e Messina, fra cui il sen. Pino Firrarello, primo cittadino di Bronte, Giuseppe De Luca (Maletto) e Salvatore Pinzone Vecchio (Maniace), mentre i lavori sono stati conclusi dal presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione. «Noi che siamo la terra del sole – ha affermato Del Campo – invece di puntare sul fotovoltaico, alziamo sui Nebrodi 59 torri eoliche. Se potessimo le butteremo giù, ma siccome è impossibile ci opponiamo anche alle decisioni degli altri Comuni, che in cambio di royalties hanno deturpato il loro e il nostro territorio. Noi non faremo lo stesso errore». Il sindaco si riferisce a un ulteriore impianto eolico il cui progetto è già stato presentato al Comune di Randazzo. Interessantissimi gli interventi dei docenti universitari Giorgio Sabella e Pietro Alicata e del presidente della Commissione ambiente dell’Ars, Fabio Mancuso, che ha fornito i numeri degli impianti autorizzati dall’assessorato all’Industria. Unico a favore dell’eolico l’ing. Di Silvestro. E’ intervenuto il commissario del Parco dell’Etna, Ettore Foti, mentre il presidente Castiglione ha sottolineato la necessità di una concertazione fra i vari enti.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 23-11-2009