Ancora un grave incidente sul lavoro nel versante nord dell’Etna. Un operaio di 52 anni, di Favara (Ag), giovedì scorso è caduto dal ponte sul torrente Martello a Maniace, riportando una frattura al cranio. L’operaio, lavorando per conto dell’impresa “Elcan srl”, sempre di Favara, che aveva realizzato la fognatura in contrada Pezzo, stava effettuando una riparazione sulla tubatura agganciata all’esterno del ponte, quando ha perso l’equilibrio ed è caduto sul greto del torrente. In verità, i lavori erano finiti da tempo. L’impresa agrigentina aveva completato la posa delle tubazioni da circa 2 mesi. Prima di mettere in funzione la nuova fognatura, però, era necessario sistemare un giunto nel tubo che corre parallelamente al ponte nella parte esterna. Gli operai così hanno iniziato il lavoro che per essere fatto a regola d’arte li ha costretti a sporgersi. L’operaio così ha oltrepassato il guardrail ed ha iniziato a lavorare. All’improvviso, intorno le 18, l’incidente. L’uomo ha perso l’equilibrio ed ha fatto un volo di oltre 6 metri. Chi conosce la zona, sa che il greto del torrente Martello è costituito da grossi massi che si alternano a piccoli fondi di sabbia. L’operaio di Favara ha avuto la fortuna di cadere sulla sabbia, altrimenti per lui non ci sarebbe stato nulla da fare. Soccorso dai suoi colleghi di lavoro, l’uomo è stato accompagnato in centro in auto e poi in ambulanza all’ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte, dove i medici hanno riscontrato la brutta frattura al cranio, il setto nasale rotto e diverse escoriazioni. Le sue condizioni sembravano serie, ma l’uomo è rimasto cosciente anche se particolarmente dolorante. L’ospedale di Bronte non è attrezzato per effettuare gli esami e le cure del caso. Così lo sfortunato operaio è stato trasferito in elicottero al Policlinico di Messina, dove i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. Dalle notizie trapelate, sembrerebbe però che fortunatamente le condizioni ieri mattina sono migliorate. Intanto, i carabinieri di Maniace stanno indagando per accertare se l’operaio, nello svolgimento del lavoro, indossasse tutti i dispositivi di protezione individuale che sono previsti dalla legge. Gli investigatori ritengono, infatti, che se l’uomo fosse stato ben legato al ponte, non sarebbe caduto.
L.S. fonte “La Sicilia” del 11-07-2009