Un intero paese si è stretto attorno alle famiglie Leanza e Luca, per l’ultimo saluto a Matteo. IL giovane deceduto giovedì scorso, a seguito di un incidente avvenuto sulla SS 284, a meno di un chilometro dal bivio di Maletto. In prima fila tutti gli amici con cui aveva condiviso gioie e dolori negli ultimi anni. Dopo qualche anno passato in Germania era tornato al suo paese di origine, in cui era benvoluto da tutti. Le auto e i cani le sue grandi passioni. Il parroco, don Salvatore Cucè, ha ricordato Matteo a cui era particolarmente vicino. Toccanti le parole dell’omelia “Noi crediamo che anche Matteo, strappato da questa vita, allontanato dall’affetto di sua madre e di suo padre, del fratello, dei nonni e degli altri familiari, separato dall’amicizia dei suoi coetanei e compagni, non è finito nel nulla. Quanto vorrei che anche da questa morte imparassimo giustamente ad amare ancora di più la vita! Da quella giovanile di Matteo raccogliamo l’invito a fare della nostra vita un dono da custodire e proteggere. Solo così l’esistenza merita di essere affrontata anche se faticosa e vissuta con generosità”. I suoi amici, hanno indossato delle maglie bianche con la sua foto, e un grande murales, che raffigura le sue più grandi passioni, tra cui i cani e la sua macchina, è stato dipinto in un muro della Villa Comunale. Una morte assurda, tragica e avvenuta in un tratto di strada in cui Maletto ha pagato un prezzo altissimo. Tre giovani hanno perso la vita, negli ultimi anni, in questo tratto dal fondo sempre peggiore. Francesco Coco, Salvatore Favazza e ora Matteo. Non possiamo dire che il fondo stradale sia stata la causa dell’incidente, ma che non è dei migliori, è sotto gli occhi di tutti. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 16-10-2017