Giro di vite della Guardia di Finanza di Bronte contro il fenomeno – purtroppo presente in maniera grave – del lavoro sommerso. Le fiamme gialle hanno effettuato controlli in alcune imprese del settore manifatturiero, dell’edilizia e dell’agricoltura, site nel territorio di competenza, che va da Bronte a Linguaglossa, scoprendo, in alcuni casi, che il 100% dei lavoratori identificati non era in regola o veniva impiegato totalmente in nero. In un’azienda agricola di Maletto, che produce le rinomate fragole, i finanzieri hanno trovato 6 operai che si davano da fare sotto il sole a raccogliere il pregiato frutto, ormai venduto anche a prezzi considerevoli. Ma quando hanno chiesto al proprietari i documenti degli avviamenti al lavoro si sono accorti che questi erano privi di ogni contratto e tutela. Stesso discorso all’interno di un rinomato bar di Linguaglossa, dove i lavoratori in nero erano 5 e di questi 3 minorenni. Complessivamente, nella stessa operazione, sono state controllate 9 imprese e sono stati scoperti 21 lavoratori irregolari, di cui 19 completamente in nero. Pesanti le sanzioni previste per i datori di lavoro, con la Finanza che ha comminato verbali per oltre 250mila euro. Ammende inasprite dalla maxi-sanzione, per l’impiego di personale in nero, che prevede verbali che possono variare da 1.500 a 12mila euro per ogni lavoratore, maggiorati di 150 euro per ciascuna giornata di lavoro effettivo. Ma non è finita: altre 5 imprese sono state segnalate all’Ispettorato del Lavoro di Catania per diverse irregolarità, mentre per un datore di lavoro è scattata la denuncia penale, poiché aveva ingaggiato dipendenti minori senza la preventiva visita medica per l’avviamento al lavoro. I finanzieri preannunciano che proseguiranno l’attività contro il lavoro sommerso, guardando con attenzione anche allo sfruttamento di lavoratori stranieri, fenomeno che ha assunto, negli ultimi tempi, proporzioni allarmanti sia per le violazioni di norme a tutela del lavoratore che per i profili di ordine e sicurezza sociale, connessi al contrasto dell’immigrazione irregolare.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 22-06-2010