Il conto alla rovescia si è iniziato e milioni di appassionati si preparano ad assistere alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi, il 28 agosto, a Parigi. Ed è proprio in questo suggestivo scenario che si esibirà Alessandro Trazzera, giovane ballerino siciliano, tra i pochi italiani selezionati a partecipare all’evento. «Quando mi è arrivata la chiamata – commenta ancora visibilmente emozionato – ero incredulo e felice. Lavorare con Alexander Ekman, regista e coreografo dell’evento, tra i più importanti al mondo, è per me un onore immenso». Alessandro Trazzera, ventinove anni, originario di Bronte, si è formato alla Koreos Ballet, al Balletto di Toscana ed alla Codarts, in Olanda. Subito dopo ha cominciato a lavorare al teatro Bellini di Catania e in diverse compagnie italiane, ha ballato per importanti produzioni teatrali e in vari programmi televisivi sia Rai sia Mediaset, nonché spot pubblicitari, film e serie tv. Un percorso brillante, insomma, che trova il coronamento nella partecipazione alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Parigi, nei prossimi giorni. «È già da un mese che sono a Parigi – racconta – È qui che, insieme a tantissimi ballerini provenienti da tutto il mondo, ci alleniamo in preparazione del grande evento. Gli italiani siamo poco più di una decina. È un’esperienza pazzesca: arricchente al massimo!». Alessandro ballerà in diretta mondiale nel gigantesco teatro all’aperto di Place de la Concorde di Parigi, in cinque coreografie dirette dal coreografo svedese Alexander Ekman. Ma a rendere quest’esperienza ancora più unica e importante sarà «ballare coi paralimpici – dichiara con entusiasmo – Sono incredibili, hanno una forza e una volontà di fare senza eguali. Li guardo e sono per me fonte di ispirazione e di insegnamento: sto infatti imparando molto da loro».
Ed è proprio attraverso l’espressione artistica della danza che, durante la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi, verranno mandati importanti messaggi di inclusione, uguaglianza e di abbattimento delle barriere fisiche e mentali. «Non posso ancora rivelare nulla ma vi assicuro che si tratta di coreografie straordinarie. Sono proprio contento di rappresentare, in questo contesto, l’Italia con la danza». È certamente un momento molto gratificante anche per la famiglia di Alessandro, che lo ha sempre incoraggiato e sostenuto. «Sono molto riconoscente a mamma e papà – e qui si illumina – che sin dal primo momento hanno sempre creduto in me. Senza di loro non sarei stato qui. Ma non sarei stato qui nemmeno senza la mia grande determinazione. Studio, positività e determinazione, infatti, sono indispensabili per chi vuole fare questo lavoro che richiede sacrifici ma che è capace di regalare grandi emozioni. È importante anche credere sempre in se stessi e lottare sempre. Tutto quello che ho fatto l’ho sempre fatto con la mia forza e con la mia danza. E oggi più che mai sono molto felice dei risultati raggiunti». Alessia Giaquinta Fonte “La Sicilia” del 25-08-2024