E’ il dottor Salvatore Gullotta il nuovo presidente del Consiglio comunale di Bronte. E’ stato eletto dall’assemblea consiliare subito dopo l’insediamento, con 13 voti a favore contro i 6 ottenuti dal consigliere Vittorio Triscari. Una la scheda bianca. 49 anni, dirigente medico presso l’Azienda Garibaldi di Catania, il dott. Gullotta, candidato nel “Popolo delle liberta, è stato in assoluto il primo degli eletti al Consiglio comunale con 345 voti. L’opposizione, durante gli interventi, ha apprezzato la scelta. Il neo presidente, del resto, nel suo primo intervento, ha già subito individuato obiettivi ed indirizzi: “L’appartenere ad una parte politica – ha affermato – non mi impedirà di essere garante dei diritti di tutti i consiglieri. Il Consiglio Comunale non potrà risolvere tutti i problemi, ma deve fare ogni sforzo per garantire a tutti i brontesi il diritto ad avere un futuro nella propria città. Questo significherà attuare politiche di integrazione ed accoglienza per i tanti emigrati, creare una società della salute che possa realmente aiutare il cittadino che ha un bisogno socio-sanitario e significa migliorare la qualità urbana con il recupero del centro storico. Ma il punto più importante va pensato con tutti i cittadini, per ridare a Bronte un cuore, un senso che esalti i valori civici, morali e storici che questa cittadina nel tempo ha saputo coltivare e fortificare. In sintesi, – ha concluso – Bronte potrà resistere a questa crisi solo se diventa una comunità unita e solidale dove ogni cittadino possa sentirsi protagonista della vita amministrativa del proprio paese”. Con una votazione quasi identica a quella del presidente è stato eletto vice presidente Andrea Sgrò, della lista “Leanza sindaco”. A Sgrò sono andati 13 voti, mentre 5 consiglieri hanno votato Salvino Luca che probabilmente ha perso un voto perché un consigliere ha scritto sulla scheda solo Luca, quando in Consiglio ad avere questo cognome sono in 2. Durante la stessa seduta sono stati surrogati i già nominati assessori Biagio Petralia, Nunzio Castiglione e Melo Salvia con Daniele Scalisi, Rosario Lanzafame e Massimo Castiglione. Surrogato anche Aldo Catania che, avendo rinunciato per incompatibilità con la carica di consigliere provinciale, ha consentito a Nunzio Spano di far parte dell’assemblea cittadina. Già durante la prima seduta non sono mancati i primi scontri dialettici. Il consigliere Triscari ha chiesto alla maggioranza di formulare più nomi per l’elezione del presidente permettendo alla minoranza di poter partecipare alla scelta, ma il consigliere Nunzio Saitta gli ha risposto che in proposito la maggioranza aveva già le idee chiare. Il consigliere Salvino Luca poi, vista l’elezione di Andrea Sgrò, ha ipotizzato un accordo fra Leanza e Firrarello. “Abbiamo soltanto – ha risposto Daniele Scalisi – riproposto la bella consuetudine di offrire alla minoranza una carica istituzionale”. Nunzio Spanò, infine, ha ricordato che l’Mpa ha presentato ricorso sospettando irregolarità nel voto: “La vittoria di Firrarello – ha affermato – non è stata poi così schiacciante come si è detto. Ricordiamoci che ha superato il 50% appena per 370 voti”. “Ditemi voi – ha replicato Nunzio Saitta – se non è schiacciante una vittoria al primo turno con quasi 3000 voti in più rispetto al secondo”. (NELLA FOTO GULLOTTA E SGRO)