Ancora una volta interrotto il traffico sulla Ss 120, nel tratto Bronte-Cesarò, all’altezza del ponte Bolo che attraversa il Simeto. Ancora una volta fermi i lavori per ricostruire il nuovo ponte. Ieri notte la piena del fiume, esattamente come accaduto il 24 ottobre scorso, si è alzata così tanto da superare il livello della passerella (realizzata decenni or sono in sostituzione del ponte che si sta ricostruendo), sotto gli occhi atterriti dei tecnici dell’Anas, cui altro non è rimasto da fare che lanciare l’allarme e tentare di mettere in salvo quanto possibile all’interno del cantiere allagato. «Tutto è accaduto improvvisamente – dice l’ispettore dell’Anas, Francesco Famà – Martedì ha piovuto per l’intera giornata, ma non immaginavamo che l’acqua potesse superare il livello della strada. Intorno alle 21, invece, il fiume si è gonfiato fino a superare il livello della strada. Abbiamo lanciato l’allarme – continua – e il nostro sorvegliante, assieme ai carabinieri della Stazione di Maniace, hanno chiuso la strada al transito. La piena è durata tutta la notte e solo alle 6 del mattino, dopo che ha smesso di piovere, il livello del fiume è sceso di almeno un metro e mezzo, facendo riemergere l’asfalto». Il traffico è stato deviato sulla provinciale 163, ma i motivi per preoccuparsi non sono finiti. Sulla stessa statale, a qualche chilometro dal ponte Bolo in direzione di Cesarò, uno smottamento ha divorato parte della carreggiata e si temono altre frane. Intanto, i lavori per realizzare il ponte, che dovrebbe risolvere il problema delle continue inondazioni, subiscono l’ennesimo stop. Secondo il crono programma dovevano finire il 6 aprile prossimo, esattamente a un anno dall’inizio dei lavori, ma la ditta appaltatrice conferma di essere fortemente in ritardo, proprio a causa delle continue esondazioni del fiume, che ha cominciato ad allagare il cantiere già nell’agosto scorso, provocando danni e costringendo l’impresa a ricostruire argini e area di lavoro. Per adesso si attende che la furia del fiume si plachi del tutto, poi si vedrà quando riprendere a lavorare e riaprire la strada al traffico.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 11-03-2010