Resta chiusa al transito la passerella sul fiume Simeto della strada statale 120, nella contrada brontese denominata Bolo, inondata dalla piena del Simeto che a sud, in contrada Pietre Rosse, per poco non trascinava via un allevatore che aveva deciso di guadare il fiume a bordo di un escavatore. «Volevo portare foraggio agli animali della mia azienda», ha spiegato alla Guardia Forestale. In pratica vista la piena e dovendo portare del foraggio agli animali, l’allevatore ha deciso di utilizzare il robusto escavatore cingolato per raggiungere l’altra sponda. A metà strada, però, si è accorto dell’arrivo di una ulteriore onda di piena. Così, secondo il racconto fatto alla Guardia forestale, l’uomo ha lasciato in acqua l’escavatore e si è messo in salvo tornando indietro fra il fango. Appena ha appoggiato i piedi su qualcosa di solido si è girato, accorgendosi che dell’escavatore emergeva solo il braccio meccanico. Lanciato l’allarme, sul posto, oltre alla Guardia forestale, sono arrivati anche i vigili del fuoco di Maletto, ma bisognerà che la piena si calmi prima di riuscire a riportare il mezzo meccanico a riva. Tornando ai danni, alcuni agricoltori hanno evidenziato che l’acqua è entrata all’interno dei frutteti. Ma, visto cosa è accaduto nel gennaio scorso, tutto sommato è andata bene. Per questo il comandante del Distaccamento della Guardia forestale di Bronte, commissario Enzo Crimi, sottolinea che la furia del fiume si è limitata a distruggere gli argini che gli agricoltori avevano costruito in estate nelle contrade Pietre Rosse, Marotta, Barbaro e Gollia. «A causa delle piogge – afferma Crimi – il terreno è così inzuppato da non riuscire più ad assorbire l’acqua delle piogge, che così si riversa direttamente nei torrenti e poi nel fiume. Fortunatamente, la piena dei giorni scorsi ha soltanto trascinato via il materiale inerte posto, a seguito dell’autorizzazione del Genio civile, a protezione dei frutteti. In contrada Pietre Rosse, inoltre, il fiume in piena ha trascinato via anche una stradella in terra battuta che assicurava il transito verso la struttura rurale di un allevatore, che ha tentato di oltrepassare il fiume a bordo dell’escavatore». Intanto, ieri mattina alcuni tecnici dell’Anas hanno effettuato un sopralluogo per verificare l’entità dei danni subiti dalla passerella sulla Ss 120. Per sapere se la strada potrà essere nuovamente percorribile o bisognerà effettuare degli interventi di consolidamento, bisognerà però attendere ancora qualche giorno.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 27-10-2009