Bronte, domenica sera ha ricordato il giovane Matteo Galati, ucciso la notte del primo agosto scorso da una coltellata sferrata da un sedicenne. E’ stato ricordato, nel giorno in cui avrebbe compiuto 14 anni, dai genitori, dalla sua famiglia, dai suoi amici e dai tantissimi brontesi che gli volevano bene. Dopo la Messa che padre Vincenzo ha officiato nella parrocchia frequentata dal giovane, la chiesa della Madonna del Riparo, dal sottostante parco urbano sono state liberate in aria 14 mongolfiere illuminate per ricordarel’età del ragazzo. E guarda caso la quattordicesima mongolfiera liberata dalla cugina Sara non è riuscita ad alzarsi in volo, ma si è strappata, come strappata alla gioia dei suoi cari è stata la vita del giovane Matteo, che i suoi 14 anni non è riuscito a compierli per colpa di una banale lite. La manifestazione è stata organizzata dalla Provincia Regionale di Catania, dal Comune di Bronte, dai Volontari della Protezione civile di Adrano, dalla Misericordia di Bronte, da Angelo D’Amico e dai compagni di Matteo. In migliaia hanno assistito alla messa e al lancio delle mongolfiere. Fra questi il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, il quale si è augurato che la morte di Matteo non rimanga vana e che scuota le coscienze nella sua cittadina per evitare simili episodi: ”Se tanta gente – ha affermato Firrarello – ha partecipato così numerosa alla Messa in suffragio del giovane Matteo, partecipando alla cerimonia di liberazione delle mongolfiere, qualcosa vorrà pur dire. E’ stato bello vedere i compagni di Matteo così coinvolti e pronti a essere i primi testimoni di un messaggio di non violenza. Matteo è ancora nei nostri cuori e lo sarà sempre, a dimostrazione della reazione di questa città di fronte a un fatto così triste”.
Fonte “La Sicilia” del 01-03-2011