La nuova legge regionale di stabilità propone novità sui criteri di coinvolgimento dei cittadini nell’assegnazione delle risorse del Bilancio partecipativo. Grazie agli emendamenti presentati dalla deputata M5S, Gianina Ciancio, è stato previsto un maggiore coinvolgimento dei cittadini nella definizione, nella valutazione e nella scelta dei progetti da finanziare attraverso gli strumenti della democrazia partecipativa. Così il consigliere comunale di Bronte, Valeria Franco, del M5S attraverso una nota, dopo aver sottolineato come già un anno fa aveva richiesto di coinvolgere maggiormente i cittadini, ma che i suoi emendamenti erano stati bocciati in blocco dalla maggioranza di centrosinistra che guida la Città del pistacchio, afferma: «Possiamo definirla una vittoria, e non solo nostra, ma soprattutto dei brontesi che finalmente possono partecipare attivamente e senza finzioni alla gestione del proprio territorio, magari scegliendo anche progetti più innovativi anche se non in linea con il programma di questa amministrazione, ma pur sempre validi. Per questi motivi abbiamo presentato una richiesta di inserimento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio utile, di un punto con il quale, se approvato, impegniamo l’Amministrazione ad adeguarsi il prima possibile alla legge per non incorrere nel rischio di perdere il finanziamento». «Tredici consiglieri di maggioranza e opposizione – replicano i consiglieri Samanta Longhitano e Antonio Petronaci del gruppo “Guardiamo avanti insieme” – respinsero 4 dei 5 emendamenti presentati dal M5S, poiché – per ragioni di opportunità sui costi. Gli emendamenti erano inammissibili in quanto, stando alla circolare allora vigente, il bilancio partecipato era stato concepito come uno strumento di democrazia partecipata e non diretta. Il nostro obiettivo era, ed è, quello di finanziare progetti ideati e proposti dai cittadini, ma senza gravare ulteriormente sulle casse dell’ente, spendendo più per le consultazioni che per i progetti, come gli emendamenti del M5S prevedevano. Ovvio, comunque, che le disposizioni della Legge di Stabilità devono essere messe in atto a partire dal 2019». Fonte “La Sicilia” del 24-05-2018