Praticamente chiuso l’iter burocratico per approvare il progetto della strada di collegamento fra la Ss 284 e viale Kennedy, ovvero la bretella fra la nuova Statale e la zona artigianale che il sindaco, Pino Firrarello, tempo fa ha chiesto all’ingegnere Salvatore Grasso di progettare e che nell’agosto dello scorso anno il Cipe ha ammesso a finanziamento assegnando al Comune 12 milioni e 300 mila euro. Il Genio civile di Catania, infatti, esaminati gli elaborati dell’ufficio tecnico comunale, coordinato dall’ingegnere Salvatore Caudullo, ha approvato il progetto, completando l’iter definito in conferenza dei servizi. “Appena ci arriverà formalmente l’approvazione – afferma l’ingegnere Salvatore Caudullo – invieremo tutti gli atti all’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente”. “Ringrazio il Genio Civile – ha affermato il sindaco Pino Firrarello – perché questa nuova strada, importantissima anche ai fini di una maggiore efficienza del piano di Protezione Civile, altro non è che una nuova tangenziale che consente ai Tir di raggiungere direttamente la zona artigianale, ed al transito veicolare, che vuole solo attraversare Bronte, di non passare più fra le vie del centro, liberando l’abitato dallo smog con benefici in termini di qualità della vita”. E, in effetti, la strada altro non è che una perfetta circonvallazione. Da progetto, infatti, i quasi tre chilometri di percorso collegano la Strada Statale 284 ben oltre l’uscita sud del paese con il viale Kennedy che, da poco tempo reso sicura dalla Provincia di Catania, già raggiunge la stessa Statale dall’altra parte dell’abitato, ovvero all’uscita nord di Bronte. Il progettista, inoltre, ha previsto una strada complessivamente larga nove metri e mezzo, con un sottopassaggio nell’intersezione con la ferrovia Circumetnea, muretti in pietra lavica per attutire l’impatto ambientale e sottopassaggi per la fauna. “Abbiamo chiesto all’Anas – conclude il sindaco Firrarello – di acquisire il finanziamento e realizzare l’opera. Siamo certi che nella costruzione di strade l’Anas abbia più esperienza di noi, che vogliamo una strada sicura e, dunque, ben costruita”.
L.S. Fonte “La Sicilia” del 11-08-2012