Il presidente dell’Acoset Spa, prof. Fabio Fatuzzo, ha affrontato ieri mattina, con il prof. Salvatore Sciacca, ordinario di Igiene generale e applicata all’Università di Catania, il problema del vanadio riscontrato nelle acque delle gallerie Ciapparazzo. Sciacca ha affrontato il problema del vanadio, anche su incarico dell’Acoset, sin dal suo insorgere e ne ha seguito tutti gli sviluppi. Il docente ha voluto rassicurare il presidente Fatuzzo e tutti gli utenti circa la salubrità dell’acqua per la suddetta presenza del vanadio. «L’Italia è l’unico paese in cui esiste un limite del vanadio – precisa il prof. Sciacca – mentre in tutti gli altri paesi dell’Europa è consentita l’utilizzazione di acqua ricca di vanadio. Ciò è giustificato dal fatto che non si determina alcun legame tra il vanadio assunto con l’acqua e gli alimenti, con qualsiasi patologia, anzi, uno studio epidemiologico retrospettivo, effettuato sulla popolazione di Adrano (che consuma acqua ricca di vanadio) e altri paesi (che consumano acqua povera di vanadio), ha dimostrato effetti benefici delle acque ricche di vanadio nel contrasto del diabete, della litiasi renale e delle aritmie cardiache. Studi lunghi e complessi effettuati direttamente dall’Istituto superiore di Sanità hanno inequivocabilmente dimostrato che non esiste alcun danno genotossico: l’acqua ricca di vanadio, cioè, non è né cancerogena, né teratogena tant’è che il Consiglio superiore della Sanità ha deciso di concedere l’utilizzo per l’acqua fino 160 microgrammi per ogni litro». Entro il 31 dicembre il prof. Sciacca ha comunicato che saranno completati gli ulteriori studi e le ricerche necessarie a definire la efficacia della sostanza nel contrasto alle patologie citate.
BRONTE: RESPIRO DI SOLLIEVO PER PASTICCERI, PANIFICATORI E ARTIGIANI
Torna la serenità a Bronte dopo la decisione del Consiglio superiore di Sanità di prorogare fino al 31 dicembre del 2011 l’utilizzo dell’acqua contenente vanadio fino a 160 microgrammi per litro. Pasticceri, panificatori e artigiani nel settore alimentare che avevano ricevuto l’ordinanza di non utilizzare per il proprio lavoro l’acqua del rubinetto, hanno tutti tirato un sospiro di sollievo. “Siamo stati costretti – dice il pasticcere Luca Conti Gallenti – a dovere tutelare i nostri clienti e noi stessi, svuotando le vasche di riserva e comprando le comunissime bottiglie di acqua da 2 litri dal supermarket. Adesso tutto è risolto”. Dello stesso avviso il panificatore Salvatore Montagna: “Quando ci è arrivata la comunicazione di divieto di utilizzo della nostra acqua che beviamo da decenni, ho pensato a una presa in giro o a una manovra politica. Ha fatto bene Firrarello a protestare”. Per molti al di là della fiducia nella propria acqua è confortante il fatto che alcuni studiosi affermino che il vanadio, nelle percentuali accettate, aiuti. “Tanto clamore per nulla – conclude l’assessore Enzo Bonina – il vanadio contrasta diabete e colesterolo”.
Fonte “La Sicilia” del 28-07-2010