Il Consiglio comunale di Bronte, presieduto da Salvatore Gullotta, ha approvato a maggioranza il bilancio consuntivo del 2011. “Questo bilancio – ha affermato l’assessore Biagio Petralia – rappresenta la fase più difficile per le finanze pubbliche degli ultimi anni per il nostro Comune. Nel 2011 venne inaugurata una fase senza precedenti di riduzione di finanziamenti pubblici, che di conseguenza ci hanno costretto a ridurre le spese. Il nostro Comune – continua – ha rispettato il patto di stabilità ed ha chiuso il bilancio con un avanzo di 5 milioni di euro, frutto dalla riduzione della spesa corrente e di una oculata gestione delle entrate tributarie. Somme che i vincoli tributari nazionali ci impediscono di investire. L’augurio – conclude l’assessore – è che il 2013 segni una ripresa”. Ampio il dibattito in assemblea. “Esprimo forti preoccupazioni – ha affermato Andrea Sgrò – perché il bilancio è figlio di una situazione economica reale che rischia di investire drammaticamente i cittadini. Invito il Consiglio ad un’azione di responsabilità lavorando affinché la crisi non penalizzi eccessivamente la cittadina”. “Sotto l’aspetto tecnico nessuna critica, – ha ribadito Salvino Luca – ma sotto l’aspetto politico il bilancio si basa solo sui mancati introiti. Niente provvedimenti contro la crisi”. Per Daniele Scalisi invece l’Amministrazione va elogiata: “I complimenti al sindaco ed all’assessore Petralia per essere riusciti a redigere il bilancio consuntivo nonostante le molteplici difficoltà. Hanno rispettato i vincoli imposti dalla normativa con dati economici, finanziari e patrimoniali equilibrati. Grazie ad una gestione oculata questo sarà uno dei pochi comuni a reggere la crisi”. Per Gino Prestianni l’Amministrazione non poteva fare di più. Graziano Calanna, invece, è stato critico: “L’amministratore del futuro non può limitarsi ad elencare i vincoli e le difficoltà”. “C’è poco da essere soddisfatti- ha ribadito Salvatore Proietto – Non è stato fatto nulla per risollevare l’economia”. “L’economia è troppo ferma – ha sottolineato Vittorio Triscari – c’è grande preoccupazione per il prossimo bilancio di previsione”. “Nel 2011 – ha concluso Nunzio Saitta – abbiamo avuto 900 mila euro in meno ed abbiamo dovuto diminuire la spesa rinunciando a qualcosa. Nonostante ciò abbiamo effettuato alcuni servizi essenziali che altri non possono permettersi. La realtà è che dopo anni di sprechi, lo Stato italiano deve raggiungere il pareggio di bilancio e nessuno ha la bacchetta magica. Noi abbiamo fatto il massimo rispettando il patto di stabilità. Speriamo in futuro di gravare il meno possibile sulle tasche dei cittadini”. Alla fine 13 favorevoli e 5 contrari.
L’addetto stampa Gaetano Guidotto