Strade provinciali senza manutenzione tra la valle Alcantara e l’Etna. Erbacce e sterpaglie “restringono” ulteriormente le già ristrette strade oggi di competenza della Città Metropolitana di Catania. In particolare sono le strade tra Randazzo e Castiglione di Sicilia, strade che peraltro consentono di raggiungere anche la vicina provincia di Messina. Lungo la Sp 89 Randazzo – bivio Mojo – Castiglione e lungo la Sp 7/II bivio Galluzzo fino all’incrocio per Passopisciaro – Moio-Randazzo nel tratto finale dopo Verzella. Si tratta di strade già con la carreggiata stretta dove incrociandosi già due auto hanno difficoltà, figuriamoci se si incrociano autobus e camion. Ai bordi delle suddette strade cespugli, sterpaglie, e vegetazione che sporge dalle proprietà private restringono ulteriormente la sede transitabile, facendo aumentare il rischio di incidenti stradali. Probabilmente si dovrebbero sanzionare anche i privati con i terreni circostanti da cui fuoriescono rami e vegetazione fino a ridurre la sede stradale. L’appello degli automobilisti è verso la Città Metropolitana che dovrebbe rimediare a questo disagio, che aumenta il rischio di incidenti, e verso la polizia della Città Metropolitana per sanzionare i proprietari dei fondi che non curano le recinzioni e non provvedono ad eliminare la vegetazione che di fatto occupa banchine laterali e parte della stessa carreggiata.
Le due strade peraltro attraversano alcune zone ricche di cantine dove il transito è aumentato notevolmente negli anni, dove a parte le aziende vitivinicole sono sorti anche diversi agriturismi, resort, locali che richiamano numerosi turisti, inoltre sono ormai zone che fanno parte dei tour dell’Etna e molto transitati da autobus turistici che a parte il giro tutt’intorno al vulcano raggiungono Randazzo, Castiglione di Sicilia, i vicini Nebrodi e vari centri del comprensorio. E’ anche l’ora di progettarne l’ampliamento. MICHELE LA ROSA Fonte “La Sicilia” del 29-09-2023