Comincia con uno sciopero l’anno scolastico per gli studenti dell’Igea (Istituto giuridico economico aziendale) di Randazzo, quello che un tempo veniva chiamato «ragioneria». Come ci riferisce il dirigente, prof. Giuseppe Sciuto, i 35 ragazzi del quarto e quinto anno, (ovvero le uniche 2 classi rimaste di questo indirizzo di studio all’interno dell’Istituto superiore «Enrico Medi»), nel giorno del ritorno in classe hanno preferito protestare, non accettando il trasferimento delle loro classi dal tradizionale plesso di contrada Crocitta a quello di piazza San Benedetto. Il superiore «Enrico Medi», infatti, ingloba diversi indirizzi scolastici: il tecnico commerciale appunto, il turistico, l’odontotecnico, l’Ipssar alberghiero e il liceo classico, ubicato nel plesso di piazza San Benedetto, dove sono stati trasferiti i futuri ragionieri. Così i ragazzi, ieri mattina, invece di recarsi nel nuovo plesso, sono ritornati nel vecchio istituto, manifestando e consegnando al dirigente una lettera che contesta la decisione di trasferirli: «In origine – scrivono – questo plesso era destinato interamente al commerciale e non ad altri istituti che solo successivamente si sono aggregati. Per questo chiediamo di non essere trasferiti, ma di essere “ospitati” al secondo piano, dove vi sono aule non utilizzate». Il problema è che quelle aule indicate dai ragazzi non sono del «Medi», ma della sede staccata dell’Ipsaa «Mazzei» di Giarre: «Abbiamo deciso di trasferire i ragazzi dell’Igea – spiega il prof. Sciuto – perché gli altri indirizzi scolastici hanno bisogno di laboratori per la didattica che non potevano essere trasferiti. La verità – continua – è che già quest’anno avremmo bisogno di almeno altre 7 aule, perché oltre ai ragazzi dell’Igea vi sono 5 nuove classi dell’alberghiero, che abbiamo ricavato in luoghi quasi di fortuna. Comunque sono certo del senso di responsabilità dei miei studenti, che hanno già annunciato il rientro in classe». «Invito i ragazzi a tornare in aula – ha dichiarato il sindaco Ernesto Del Campo – dandoci il tempo di verificare la possibilità di individuare una soluzione, visto che per loro il vecchio plesso scolastico è così importante. L’auspicio è che al superiore Medi si equilibrino nuovamente gli iscritti nei vari indirizzi, affinché l’offerta formativa non venga in futuro compromessa». Già perché all’alberghiero c’è stato il boom di iscritti, ma lo stesso non può dirsi per gli altri indirizzi.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 15-09-2010