Il decreto del presidente Nello Musumeci che istituisce la zona rossa a Randazzo lo dice in maniera esplicita: fra le misure di contenimento del contagio all’art. 1 comma “h” prevede la «sospensione di tutti i servizi educativi per l’infanzia e delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, con attivazione della didattica a distanza». E tutti gli istituti si sono adeguati. Il presidente della scuola media Edmondo De Amicis, Salvatore Malfitana, confida di essere risultato positivo al Covid, ma nonostante la febbre alta e la tosse dilaniante, chiuso in casa, al telefono coordina le operazione nel suo istituto: «Siamo già organizzati – dice con un filo di voce –. Ben 5 classi finite in quarantena da giorni effettuano già la didattica a distanza. Adesso con l’ordinanza tutto l’istituto si adeguerà. Eravamo preparati, ma nessuno immaginava si arrivasse a tanto. I docenti ieri hanno allestito programmi e adottato gli adempimenti necessari per registrare tutti e fornire le password. Ritengo che oggi, massimo domani tutti potranno iniziare le lezioni on line. Non pensate però che la didattica on line sia efficace per l’apprendimento come con le lezioni in classe. Speriamo che questa situazione non si prolunghi». E a pensarla così è anche la dirigente del Circolo didattico Don Milani, Rita Pagano che ieri, ironia della sorte, ha ricevuto i banchi monoposto: «Immaginate come si possa insegnare a scrivere a un bambino a distanza – afferma –. Nelle scuole dell’Infanzia e nella Primaria è più difficile, ma daremo tutti il massimo.
Per l’intero fine settimana insieme alle mie insegnanti abbiamo lavorato anche la notte per registrare tutti nella piattaforma e inviare le mail. Abbiamo l’esperienza dello scorso anno. Le famiglie sentiranno la nostra scuola vicina». Chi è partito ieri con le lezioni a distanza sono gli studenti dell’Istituto superiore Enrico Medi: «Noi – afferma la dirigente Maria Franca Miano –abbiamo iniziato. La difficoltà semmai per noi è stato il fatto che qualche docente non è ancora nominato, In questo caso ho ritenuto inutile far fare lezione on line a un supplente che non conosce i ragazzi. Speriamo si torni in classe presto, non auguro ai miei studenti un anno di lezioni a distanza». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 20-10-2020
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