Il direttore “centrale progettazione” dell’Anas, ing. Ugo Dibennardo ha ufficialmente chiesto alla Questura di autorizzare i tecnici dell’Anas per sorvolare in elicottero l’area del tratto Randazzo – Fiumefreddo della Ss 120, al fine di proseguire nei lavori di progettazione della nuova strada. A darcene notizia è l’ex sindaco di Randazzo, Ernesto del Campo, che ci comunica di essere stato contattato dal direttore per informarlo del passo in avanti nell’iter progettuale. «L’ing. Di Bernardo segue l’iter progettuale della Ss 120 da tempo – ci dice Del Campo – ovvero dai tempi in cui era direttore del compartimento Anas di Palermo. Bene, nei giorni scorsi è venuto insieme con i suoi tecnici in Sicilia per recarsi in Questura e chiedere l’autorizzazione a poter sorvolare il tratto di strada interessato dalla progettazione. Questo ci fa capire che il progetto sta andando avanti e che gli impegni assunti dall’Anas con il Comune di Randazzo saranno mantenuti». Per Del Campo la nuova progettazione della Ss 120 rappresenta un’eredita lasciata al territorio di grande importanza: «Si tratta – infatti prosegue – di uno di quei progetti a lungo termine che difficilmente possono essere completati in una sindacatura, ma che se non partono non verranno mai completati. Se penso ai tempi biblici per completare la nuova Ss 284, spero solo che quelli per la 120 siano più brevi. Ovviamente – conclude – da adesso in poi l’Anas dialogherà con la nuova Amministrazione che, vista l’importanza dell’opera, sono certo continui a spingere, affinché il territorio venga collegato alla costa da una strada migliore». Ed il neo sindaco, Michele Mangione, non smentisce il suo predecessore: «Personalmente – ci dice Mangione – ritengo che per quanto riguarda l’ammodernamento della Ss 120 sia giusto porsi in continuità con le scelte adottate in precedenza. Sono dell’idea, infatti, che il territorio abbia bisogno di una nuova strada esattamente come disegnata nello studio di fattibilità fatto redigere dal Comune, con le circonvallazioni che consentono ai mezzi pesanti di non attraversare più i centri abitati. Oggi è necessario accorciare i tempi di collegamento con le arterie maggiori e se vogliamo che sempre più turisti raggiungano i nostri paesi e necessario, sempre nel rispetto dell’ambiente, rendere la strada più veloce, agevole e sicura». E secondo i tempi indicati dall’Anas, a gennaio del 2014 il progetto definitivo della nuova strada dovrebbe essere pronto. In questi mesi si dovrà procedere a redigere gli studi geologici e di idrologia, le indagini geognostiche e lo studio di pre fattibilità ambientale. Si dovranno anche valutare gli interessi archeologici sul possibile nuovo tracciato ed individuare i costi dell’opera. Se per adesso si sta lavorando al progetto preliminare, secondo il crono programma dell’Anas lo sviluppo di quello definitivo dovrebbe iniziare ad agosto e dovrebbe durare 5 mesi e mezzo. Poi reperire i fondi dovrebbe essere più semplice. Almeno così spera tutto il versante nord dell’Etna.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 24-06-2013
Curve e rallentamenti
Per capire quanto importante sia questo progetto per il territorio, basta percorrere l’attuale tratto della Statale 120 Randazzo – Fiumefreddo. Piena di curve e rallentamenti, la statale attraversa i centri abitati ed è a sua volta attraversata da ben 5 passaggi a livello della Ferrovia Circumetnea. Viaggiare alla stessa ora e nello stesso senso di marcia con il trenino, vuol dire quindi trovarne ripetutamente almeno 4 chiusi, costringendo l’automobilista a viaggiare alla stessa velocità del treno che, proverbialmente, è lentissimo. Sorpassare poi è quasi impossibile è si rimane dietro i camion per buon parte del percorso.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 24-06-2013