“Non è solo colpa dei Comuni o dei cittadini se le percentuali di raccolta differenziata sono bassi”. E’ in sintesi quanto ci dice il vicesindaco e assessore all’Ecologia di Randazzo, Gianluca Lanza, dopo la diffusione dei dati resi pubblici dall’Ufficio speciale per il monitoraggio e l’incremento della raccolta differenziata della Regione siciliana, che ha evidenziato come ancora nello scorso mese di dicembre appena 9 Comuni su 58 superano il 50%. Anzi Lanza, spiegandoci perché il dato della sua città è fermo al 12,39%, evidenzia un’amara realtà; molti Comuni, pur volendo, non trovano posti dove scaricare i rifiuti umidi, che rappresentano la percentuale più alta di quelli domestici. “Proprio così – sottolinea il vicesindaco – Randazzo non ha possibilità di conferire l’organico nei centri di compostaggio. Più volte abbiamo inviato lettere e richieste, ma la risposta è stata sempre uguale: impianto saturo. E se consideriamo che l’organico rappresenta il 30 – 35% della raccolta differenziata, vi rendete conto che se potessimo conferire il dato di Randazzo sfiorerebbe il 50%. Per Lanza è impossibile per un Comune superare il 50% di raccolta differenziata senza conferire l’umido. Ci si chiede però come, nell’era della differenziazione dei rifiuti, dove la Regione istituisce pure un ufficio speciale, questo possa accadere. Com’è possibile che un Comune, pur volendo, non riesca a conferire l’umido. “Decide l’impianto di compostaggio – spiega Lanza -, Sono impianti privati quindi possono decidere a chi far conferire ed a chi no. Immagino però che la discrezionalità dipenda dalla capienza autorizzata e forse si garantiscono i contratti già stipulati”. Per i Comuni che non riescono a conferire l’umido però il danno è duplice. Non solo non si riescono ad alzare le percentuali di raccolta differenziata, ma i rifiuti umidi finiscono, con tutto il loro peso, nelle costose discariche dei rifiuti indifferenziati con un danno ambientale enorme. Le istituzioni hanno l’obbligo di trovare una soluzione. “Abbiamo sottoposto il problema all’ing. Salvo Cocina, responsabile dell’Ufficio speciale della Regione – risponde Lanza -. Abbiamo individuato un possibile impianto a Ramacca. Stiamo effettuando le analisi del rifiuto per omologarlo e poterlo conferire. Speriamo vada bene. Per le altre tipologie di rifiuti – continua Lanza – grazie ai dirigenti del Comune ci stiamo attrezzando del necessario. In futuro penso che ne ricaveremo benefici”. Ottimo, ma tutti incrociano le dita affinché si possa differenziare anche l’umido, altrimenti mettere in atto una efficace campagna di sensibilizzazione sarà difficile. E le classifiche continueranno a offrire dati impietosi, a prescindere dall’atteggiamento tenuto dai cittadini. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 11-02-2017