Si è costituito nella tarda serata di ieri in Spagna, a Palma di Maiorca, il presunto assassino di Giuseppe Longhitano, 49 anni, originario di Bronte ed il sardo Franco Siccu, 47 anni, freddati davanti ad un bar di Hannover al culmine di una banale lite sulle squadre di calcio di Italia e Germania. A darne notizia sono stati il giornale tedesco “Bild” ed il “Diario” di Palma de Maiorca. Il giudice Josè Castro – si legge sul quotidiano – “ha deciso di rinchiuderlo immediatamente, in via cautelare, in prigione, vista la gravità dei fatti ammessi”. Secondo il giornale tedesco, il presunto assassino (Holger B.) sarebbe fissato per il calcio ed affetto da gravi problemi psichiatrici che si acuicono quando beve. “Holger diventa estremamente violento quando beve”. Holger B., 42 anni, è disoccupato, ha solo un paio di amici, non ha una compagna fissa, viveva da solo in un appartamento nel quartiere di Linden – ad Hannover – e possedeva illegalmente da anni la pistola che ha usato per il duplice omicidio. Quando beveva “diventava estremamente violento ed imprevedibile – racconta una vicina di casa -. Prendeva il calcio molto sul serio e non sopportava di essere contraddetto su questo argomento”. La sua era una vera fissazione: tanto che una volta sparò contro un cartello di divieto di giocare a calcio in strada. L’uomo, che aveva perso il lavoro in una concessionaria tempo fa proprio a causa dei suoi disturbi psichici, prendeva forti tranquillanti ed in passato era stato anche in cura in una clinica psichiatrica. Nelle ricerche, prosegue il tabloid, sono impegnati adesso fino a cento agenti. Il giornale ha ricostruito i movimenti di Holger B. nelle ore successive alla sparatoria. Sembra che l’uomo sia andato a casa di un amico e gli abbia chiesto degli indumenti puliti: “Ho fatto una cazzata”, gli avrebbe detto. Dopo, prima di darsi alla fuga, è andato in un bar di Linden con degli amici a bere un’altra birra.
Fonte La Sicilia Web