Carenza idrica da paese africano, che già a giugno colpisce zone che mai avevano sofferto la siccità. Una di questi è Maniace, paese situato sui Nebrodi, oggi colpito da una crisi idrica senza precedenti, che ha messo in ginocchio una intera comunità. Già qualche mese fa il sindaco, Franco Parasiliti e la sua Giunta avevano lanciato l’allarme, chiedendo che fosse autorizzata una condotta che da alcune sorgenti sui Nebrodi portasse acqua in paese. Un lavoro che se realizzato porterebbe degli evidenti miglioramenti, ma in attesa del completamento dell’Iter burocratico, il Comune ha chiesto aiuto alla Città metropolitana e alla Forestale, che hanno risposto alla grande. La Forestale ha messo a disposizione due autobotti da 10000 e 4000 litri, coordinate dall’agente Antonino Cairone, che provvedono a rifornire i serbatoi comunali, per permettere l’erogazione in gran parte del paese. Un altra autobotte, invece, inviata dalla Città Metropolitana, provvede a rifornire le zone più alte in cui l’acqua non arriva per mancanza di pressione.
“Siamo felici di aiutare i cittadini dichiara il dottor Filippo Buscemi capo Ispettorato Forestale – nonostante pochi uomini a disposizione siamo presenti a fianco del Comune e della protezione civile, specie in questo periodo di rischio incendi”. “Siamo in piena emergenza – dichiara il sindaco Franco Parasiliti – come previsto già da mesi. Ad oggi dal nostro acquedotto arrivano 30 litri di acqua al secondo, a fronte dei 120 che arrivano in condizioni di normalità, e con una pressione così bassa da non arrivare in molti punti del paese. Voglio ringraziare la Forestale, per il grande supporto, e la provincia per l’ autobotte, e i ragazzi della nostra protezione civile per il grande supporto. Certo che soffrire la sete sui Nebrodi ricchi di acqua… ”. LUIGI SAITTA