«Alla fine sono andato dai carabinieri a denunciare la presidente del Consiglio comunale e il segretario». Luca Saitta, il 14 settembre, si è presentato in aula consiliare, a Maletto, con una ordinanza del Cga emessa quel giorno sotto braccio. Un documento che mette, nero su bianco, che non si può usare la decadenza di un consigliere comunale come arma da brandire per eliminare l’opposizione. O, più precisamente: «Il Consiglio comunale, nel valutare le circostanze, deve attenersi a criteri restrittivi e di estremo rigore» poiché «sussiste la possibilità che lo strumento venga utilizzato per finalità politiche». Saitta è uno dei senatori cittadini malettesi, all’opposizione del sindaco Giuseppe Capizzi, erano stati dichiarati decaduti dalla carica per via delle assenze ritenute ingiustificate. Il Consiglio malettese si era dunque ritrovato, la scorsa primavera, nella singolare condizione di essere privo di opposizione. «Un colpo di mano», andavano denunciando gli esclusi. I quali avevano da poco annunciato la propria decisione di interrompere la partecipazione alle attività consiliari per protesta, finché non si fossero ottenute le dimissioni del sindaco Capizzi, indagato nell’inchiesta giudiziaria della procura di Messina sull’ufficio per il Dissesto idrogeologico della Regione Siciliana. L’inchiesta aveva portato all’arresto dell’ex commissario straordinario Maurizio Croce, coinvolto in un presunto giro di mazzette.
Tra gli indagati figurava Capizzi, reo confesso. In questo marasma, l’opposizione aveva affilato le unghie e chiesto che Capizzi facesse i bagagli. Qualche settimana dopo, la presidente del Consiglio comunale aveva avviato il procedimento di decadenza, lamentando le presunte assenze ingiustificate – precedenti allo sciopero per protesta politica – dei quattro consiglieri di opposizione: Maria Foti, Luca Saitta, l’ex sindaco Pippo De Luca e Vincenzo Cutraro. Foti e Saitta avevano deciso di contestare la decisione di fronte al Tar di Catania. Foti aveva avuto ragione da subito, per Saitta è stato necessario arrivare al Cga. «Non sono comunque stato ancora reintegrato – racconta – Nonostante la giustizia amministrativa». Motivo per il quale, impossibilitato a partecipare alla seduta consiliare nel suo ruolo, si è presentato in caserma. Per denunciare la mancata applicazione dell’ordinanza. Attualmente, a Maletto, l’opposizione è costituita dalla sola consigliera Foti. Luisa Santangelo Fonte “La Sicilia” del 18-09-2024