Proseguono i lavori finalizzati al ripristino della ferrovia Alcantara Randazzo, dismessa dal 1994 che, contrassegnata dal degrado e dall’incuria, presenta un’infrastruttura ben conservata. Gli interventi, finora, hanno interessato la pulizia della stazione di Francavilla e del sedime ferroviario nella tratta di Motta Camastra. Sono lavori eseguiti da Rfi su input della Fondazione Fs Italiane e su sollecito sia dell’Associazione Ferrovia Valle Alcantara, presieduta da Marco Crimi, da anni in prima linea per la riattivazione e per favorire la mobilità dolce, in sinergia con l’ente Parco Fluviale dell’Alcantara e dei dodici Comuni che ne fanno parte. «Noi – afferma il vicesindaco Gianfranco D’Aprile – da diverso tempo auspichiamo un cambio della linea ferrata Alcantara – Randazzo. Abbiamo preso parte a diversi incontri, alcuni organizzati anche dall’Associazione Ferrovia Valle Alcantara che non solo ha promosso giornate di sensibilizzazione e si è battuta per il recupero ma si è attivata per comunicare prontamente anche lo status quo dei lavori.
L’augurio per l’anno che verrà è quello di potere inaugurare la tratta e finalmente reinserire la linea nell’ambito della mobilità urbana sostenibile perché sono convinto che ha un potenziale d’utenza tale da giustificare una riattivazione per il servizio passeggeri regolare ma anche servizio turistico dato che ha un pregio culturale e paesaggistico». Il treno tornerà a fischiare? Il 2024 potrebbe veramente sancire un cambiamento per la strada ferrata valligiana. Il recupero funzionale di un mezzo ecosostenibile, sicuro, confortevole e conveniente sarebbe il miglior regalo da stappare per l’imminente Capodanno, con doppia funzionalità ovvero trasporto pubblico locale e rilancio economico e turistico. ALESSANDRA IRACI TOBBI Fonte “La Sicilia” del 29-12-2023