La stufa elettrica troppo vicina alla stoffa, e il laboratorio di sartoria di un atelier di Bronte è andato in fumo. L’episodio è accaduto domenica pomeriggio, in via Emilia 5, quando la quarantaduenne proprietaria dell’atelier era intenta a lavorare. Stava confezionando un abito già finito, ed è uscita fuori un attimo per buttare della carta. Quando è tornata ha trovato l’inferno: il calore della stufa elettrica aveva incendiato forse la carta e le fiamme hanno cominciato a divampare. La donna non si è persa d’animo ed ha tentato di sedare il fuoco. Le fiamme però si sono propagate velocemente e dalle finestre è cominciato a fuoriuscire del fumo nero dall’odore acre. I vicini si sono allarmati e sono corsi in aiuto chiamando i carabinieri della Stazione che subito sono arrivati sul posto. Quando hanno saputo che dentro c’era la proprietaria non hanno avuto titubanze e sono entrati. La donna però stava bene e si dava da fare per salvare il salvabile. A stento i militari dell’Arma sono riusciti a farla uscire, con i vicini che, con spirito di solidarietà, si sono prodigati a gettare acqua per spegnere il fuoco, alla fine totalmente sedato dai Vigili del Fuoco di Maletto. Ingenti i danni, due stanze completamente annerite ed un solaio in legno su cui bisognerà effettuare dei saggi per verificarne la staticità, oltre alla stoffa ed ai vestiti andati in cenere.
Fonte “La Sicilia” del 23-03-2010