Le comunità servite dall’ospedale di Bronte, sabato 18 dicembre manifesteranno contro il suo possibile ridimensionamento. Questo l’esito del vertice tenuto ieri mattina nel palazzo municipale di Bronte, dove il sindaco Pino Firrarello ed il presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta hanno riunito i colleghi dei Comuni vicini. Così al vertice hanno partecipato Pippo de Luca e Giuseppe Spatafora di Maletto, Ernesto Del Campo e Lucio Rubbino di Randazzo, Salvatore Pinzone Vecchio e Rodolfo Arcodia di Maniace e gli assessori di San Teodoro Cettina Carameli e Valentina Costantino con il presidente dell’assemblea consiliare Salvatore Zingali. Con loro il consigliere comunale di Bronte, Nunzio Saitta, Pippo Capace e Francesco Rubbino. “A Bronte temiamo seriamente che l’ospedale venga fortemente ridimensionato fino a penalizzare servizi essenziali. – ha affermato il sindaco Pino Firrarello – Da 5 anni non c’è più il primario di ginecologia. Un tempo i reparti di urologia e ortopedia rappresentavano l’eccellenza dei servizi, oggi il primario di urologia è stato trasferito altrove e da noi viene una volta la settimana. L’ortopedia, inoltre, rischia di essere soppressa. Manca un primario di anestesia – continua a ripetere – e la nostra richiesta di ottenere dei posti di rianimazione è stata totalmente disattesa. Il Pronto soccorso non ha più medici ed i turni devono essere coperti dai pochi rimasti nei reparti. Insomma sembra essere tornati indietro di 25 anni. Fino a 2 anni fa a Bronte c’erano 120 posti letto, oggi solo 69 e per giunta con gravi carenze di personale. Bronte e Nicosia – conclude Firrarello – sono gli unici ospedali di montagna della Sicilia e non possono essere trattati così. Sento dire di pazienti costretti ad aspettare mesi prima di ottenere prestazioni ambulatoriali. Intendiamoci – continua – non ritengo che si stiano perpetrando azioni esclusivamente a danno dell’ospedale di Bronte e l’intera riforma che non funziona. Nessuno mai firmerà la chiusura dell’ospedale di Bronte – conclude – ma piano piano gli verranno sottratti i servizi rendendolo inutile”. “Non vorrei essere nei panni – ha aggiunto il presidente Salvatore Gullotta – nei panni di una paziente grave costretta a raggiungere Catania”. Alla fine si è deciso che sabato 18 tutti i sindaci ed i cittadini dei Comuni del comprensorio si raduneranno presso la villa comunale di Bronte, per poi muoversi in corteo fino a piazza Spedalieri dove si svolgerà il comizio”. Il sindaco poi ha incontrato i capigruppo consiliari ed i rappresentanti della società civile. Tutti hanno accolto l’invito alla mobilitazione. “Quando si parla di ospedale – hanno ribadito i consiglieri Andrea Sgrò, Vincenzo Sanfilippo, Salvatore Proietto, Vittorio Triscari e Nunzio Saitta non ci sono bandiere politiche”.