L’estate difficilissima dell’ospedale Castiglione Prestianni. In verità non è una novità. Ma questa volta a creare disagi non è la classica carenza di personale che ogni estate caratterizza il nosocomio, ma i lavori di ristrutturazione che da diverse settimane penalizzano l’unica Unità operativa complessa, ovvero il reparto di Medicina. Prima i lavori di adeguamento del sistema antincendio, adesso la necessaria ristrutturazione dei servizi igienici nelle stanze, dove le tubazioni di metallo vecchie ed arrugginite, provocavano infiltrazioni così evidenti da provocare umidità anche nella sottostante Radiologia. Il risultato è che da diverse settimane l’intero reparto di Medicina è stato trasferito nelle stanze un tempo occupate dalla Ginecologia, dove però non ci sono posti letto a sufficienza. E così il reparto, già considerato troppo piccolo per assecondare le esigenze sanitarie in un territorio vasto come il versante nord dell’Etna, è stato temporaneamente ridotto da 12 ad 8 posti letto. Certo si tratta di una situazione temporanea, ma i disagi sono notevoli. Ovviamente meno ricoveri e soprattutto maggiori tempi di attesa nell’astanteria del Pronto soccorso, dove alcuni pazienti ci dicono di essere rimasti per giorni prima di essere stati ricoverati o comunque trasferiti, quando in teoria in un Pronto soccorso non si dovrebbe rimanere per più di 4 ore. Dall’Asp di Catania ci fanno sapere che i lavori, effettuanti in somma urgenza, dovrebbero durare altri 20 giorni.
La sofferenza quindi dovrebbe finire dopo Ferragosto. Il Direttore medico di Presidio si farà carico della criticità apportando gli opportuni correttivi per diminuire i tempi di attesa nell’astanteria del Pronto soccorso e migliorare la gestione dei ricoveri. L’ospedale di Bronte è al servizio di un vasto comprensorio che include i paesi del versante nord dell’Etna e dei Nebrodi. Complessivamente circa 50 mila abitanti che hanno diritto ad un’assistenza ospedaliera di assoluta qualità. Diritto che, quando si rimane nell’astanteria di un Pronto soccorso per troppi giorni in attesa di ricovero, forse viene negato. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 25-07-2024