L’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pino Firrarello, si prepara a dare ai brontesi acqua perfettamente potabile dai 2 pozzi Musa, dove le percentuali di vanadio sono minime, superando appena i 50 micro grammi litro. Nell’attesa che il Ministero della Salute emetta il decreto definitivo che innalza i valori consentiti di vanadio nell’acqua fino a 140 micro grammi per ogni litro, come stabilito dal Consiglio superiore di Sanità, l’ufficio tecnico di Bronte è al lavoro per risolvere i problemi tecnici nell’area del pozzo che potrebbero, anche dopo l’emanazione dell’atteso decreto, ostacolare l’immissione nella rete idrica dell’acqua. Uno dei 2 pozzi musa, infatti, è adiacente alla strada di accesso, quando la normativa in vigore impone che ogni pozzo abbia una fascia di rispetto circolare rispetto allo scavo di almeno 10 metri. Per questo l’assessore Enzo Bonina ha effettuato un sopralluogo al pozzo, comunicando che è intenzione dell’Amministrazione Firrarello risolvere il problema: “L’ufficio tecnico è già al lavoro – infatti ci dice – per redigere il progetto di messa a norma del pozzo. Quello che bisogna fare è traslare dei metri necessari la strada rurale, liberando così l’area di rispetto del pozzo. Per fare ciò saremo ovviamente costretti a espropriare il terreno di un nostro concittadino che ringrazio vivamente, perché rendendosi conto dell’importanza di questi lavori, ha subito messo a nostra disposizione le aree necessarie”. Quando tutto sarà nella norma e arriverà il decreto del Ministero che rende potabile l’acqua dei pozzi Musa, tutti i problemi che si sono registrati lo scorso anno per l’acqua saranno solo un lontano ricordo.