A leggere la denuncia sembrerebbe trattarsi proprio di un caso di bullismo al femminile. Una ragazza di Bronte di 17 anni, studentessa diligente dell’istituto “Enrico Medi” di Randazzo, sarebbe stata picchiata da due compagne di istituto sull’autobus che la stava accompagnando a casa. Questo si evince dalla querela presentata dai genitori, secondo cui la vittima sarebbe stata prima aggredita da una ragazza e poi, dopo essersi avvicinata al conducente del bus nel tentativo di sottrarsi alla furia dell’aggressore, colpita dall’altra compagna che l’avrebbe addirittura sbattuta contro il parabrezza del pullman. Arrivata a casa, i genitori hanno deciso di accompagnarla al pronto soccorso, dove i medici le hanno riscontrato traumi e abrasioni da probabile unghiate al viso e alla braccia, oltre a un grave stato di stress post-traumatico. Per i genitori un fatto grave che deve essere punito e così hanno deciso di raccontare tutto ai carabinieri, cui successivamente è tornata la madre per denunciare che, dopo essersi recata nell’istituto per avere notizie sui programmi didattici svolti durante le assenze della figlia, una delle due ragazze che avrebbero compiuto l’aggressione l’avrebbe ingiuriata. Ovviamente, saranno i giudici a confermare, o meno, le tesi dell’accusa. L’Interbus ha assicurato di non essere a conoscenza dell’episodio, ribadendo però che il compito principale dell’autista è quello di guidare. “Di fronte ad atti di violenza – dice il direttore di esercizio, Mario Nicosia – si è soliti avvertire le forze dell’ordine. Non è escluso, però, che il conducente non si sia reso conto delle gravità dei fatti”. Alle ragazze, comunque, una punizione è stata inflitta, il preside dell’istituto “Medi”, prof. Giuseppe Sciuto, dopo essersi consultato con il Consiglio di istituto, le ha “obbligate” a leggere e commentare due libri. “Ci siamo mossi nel rispetto della legge – dice -: Mi preme sottolineare che si tratta di un caso isolato fra i nostri ragazzi, accaduto addirittura fuori dall’istituto. Vi assicuro che le nostre iniziative contro violenza e bullismo sono quotidiane”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 21-04-2011