Quasi un chilometro e mezzo della strada provinciale 17/III, da via Palermo fino a contrada Cantera, adesso è ben illuminata. Il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, insieme con il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, ha inaugurato il nuovo impianto, dando luce ad una strada che collega una zona ormai abitata da tantissimi cittadini brontesi. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato i consiglieri provinciali Nello Cutuli ed Aldo Catania e numerose autorità, fra cui il presidente della Joniambiente, Francesco Rubbino, il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campoed il componente del Comitato esecutivo del Parco dell’Etna, Mario Bonsignore. Ma alla cerimonia di accensione dell’impianto in contrada “Villaleta” non hanno mancato la Giunta municipale di Bronte, il presidente del Consiglio salvatore Gullotta e numerosi consiglieri comunali di maggioranza ed opposizione. Presenti anche i tecnici della Provincia, a cominciare dall’ingegnere capo, Giuseppe Galizia, dall’ing. Giovanni Calì e dal progettista dell’impianto, ing. Massimo Grifeo. “Inauguriamo – ci dice il presidente Giuseppe Castiglione – un tratto di illuminazione di una strada che non solo collega la città di Bronte con la Ss 120, ma permette a tanti nuclei familiari brontesi di raggiungere le proprie abitazioni. Di conseguenza questo lavoro era importante per il potenziamento della illuminazione della viabilità provinciale, ma anche per garantire sicurezza. Un servizio dovuto – conclude Castiglione – ai tanti che abitano qui”. “La nuova illuminazione – ci dice il sindaco Pino Firrarello – si estende dal campo sportivo San Nicola fino al bivio della Cantera, impreziosendo un territorio dove tanti brontesi hanno deciso di andare a vivere. Questo intervento che il presidente Castiglione ha voluto realizzare – ha concluso – favorirà certamente l’ampliamento della cittadina fino a qui”. L’impianto inaugurato è dotato delle più sofisticate tecnologie, ma soprattutto è realizzato con cavi di alluminio, a prova di furto da parte dei ladri del prezioso rame.