Subito dopo Natale è prevedibile che alla Procura distrettuale le Fiamme gialle inoltrino un primo rapporto sull’attività di verifica documentale svolta. L’attività svolta in commissione dai consiglieri del Comune di Bronte all’ esame degli investigatori della Compagnia della Guardia di finanza di Riposto, che ieri si sono recati nell’ufficio del segretario generale per chiedere copie delle notifiche delle convocazioni delle sedute e della documentazione del lavoro prodotto. È il secondo blitz che le Fiamme gialle di Bronte effettuato al Comune in poco meno di un mese (ventitrè giorni per l’esattezza). Quello del mese scorso però ha riguardato una verifica antiassenteismo che ha smascherato 2 su duecento dipendenti, che non sono stati trovati sul posto di lavoro senza giustificato motivo; mentre questa volta nell’occhio del ciclone è finita l’attività svolta dai consiglieri. Per il momento si tratta di una indagine allo stato embrionale, nel senso che i militari del Nucleo mobile ripostese stanno verificando se esista o meno una cabina di regia, capace di pilotare le sedute delle commissioni, in quanto queste sono collegate alla corresponsione dei gettoni di presenza che ciascun eletto percepisce. Sino a poco tempo fa il gettone di presenza era corrisposto nella misura massima di un terzo dell’indennità percepita da ciascuno degli assessori, adesso pare che la norma sia più elastica e in tempi di revisione di spesa, gli investigatori delle Fiamme gialle intendono verificare se al gettone di presenza percepito corrisponda o meno una effettiva attività svolta. Per il momento il faldone di documenti sequestrati resta a disposizione dei militari del comando Tenenza della Guardia di finanza di Bronte. Nei prossimi giorni le Fiamme gialle spulceranno le carte dopodiché informeranno la Procura distrettuale sul lavoro iniziale svolto. Orazio Caruso Fonte “Giornale di Sicilia” del 22-12-2012
BRONTE:LA FINANZA VISIONA ATTI
Atti del Comune di Bronte sotto i riflettori della Guardia di Finanza. Un gruppo di finanzieri ieri mattina si è presentato in Comune chiedendo di poter visionare degli atti. Secondo voci non confermate la richiesta deriverebbe da un esposto-denuncia anonimo che riguarderebbe il lavoro delle commissioni consiliari. In proposito, però, non ci sono conferme ufficiali.
Fonte “La Sicilia” del 22-12-2012